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Green Hill, una storia di libertà

Di Valeria Bonora - 19 Febbraio 2013

Green Hill, una storia di libertà” è il titolo del documentario presentato ieri a Milano e accolto da un lungo applauso. Il produttore del cortometraggio è la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, e racconta la storia dell’ ’assedio’ a Green Hill.
Un documentario per testimoniare come una protesta fatta dalle persone che si uniscono in uno scopo comune possa portare alla liberazione di quasi 7200 anime, possa portare alla salvezza di cuccioli pelosi nati per essere sezionati e torturati nei laboratori di tutta Europa.
«Con questo documentario – ha spiegato Piercarlo Paderno, regista e presidente di Animal Amnestyho avuto la grande fortuna di poter raccontare una storia che ho vissuto giorno per giorno’’.
Il documentario racconta la storia attraverso date importanti:
24 aprile 2010 –> Per la prima volta un migliaio di persone sfilano per le strade di Montichiari.
25 settembre 2010 –> La manifestazione di protesta a Roma contro la direttiva europea 63/2010.
14 ottobre 2011 –> 5 attivisti salgono sul tetto di uno dei capannoni di Green Hill.

2 dicembre 2011 –> Iniziano gli scioperi della fame.
1 febbraio 2012 –> La Camera, a larghissima maggioranza, approvò la norma, scritta dall’On. Michela Vittoria Brambilla, che vieta l’allevamento di cani, gatti e primati destinati alla sperimentazione in vivo.
28 aprile 2012 –> Gli attivisti attaccano Green Hill e liberano alcuni cuccioli. Sono 12 gli arresti quel giorno, arrestarono degli EROI, il giorno che trasformò la vicenda nella “più grande manifestazione animalista della storia d’Italia
18 luglio 2012 –> Gli agenti del Corpo forestale dello Stato, su mandato della Procura di Brescia, squestrano lo stabilimento e i cani di Green Hill.
Questi animali non sentiranno mai più le mani e il fetido respiro del male”, commenta nel film il filosofo americano Steve Best. “E queste fotografie dei beagle che passano attraverso il filo spinato vivranno per sempre nei libri di storia”.

«Il sequestro di Green Hill – ha aggiunto Michela Vittoria Brambilla, in rappresentanza della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambienteè stata la più grande battaglia popolare in difesa degli animali di questo paese, è stato l’evento-simbolo di una rivoluzione, sempre più rumorosa, nel rapporto tra uomini e animali. Per la prima volta, in Italia, la magistratura ha interpretato il reato di maltrattamento in chiave realmente moderna, cioè dal punto di vista delle vere vittime (gli animali) e delle loro esigenze etologiche contro i preponderanti interessi di una grande multinazionale senza volto e senza compassione».
 

Sabato sera il corteo organizzato da Animal Amnesty formato da più di duemila persone ha sfilato con fiaccole e striscioni anti-sperimentazione animale e lo slogan “Dieci, cento, mille 28 aprile!”.
Non vedo l’ora di poter assistere a questo video che dimostra che con la volontà, le determinazione e la lotta si possono fare meravigliose per salvare vite innocenti.

Nessuno è nato cavia.

Di seguito il video i Studio Aperto che presenta il documentario.
 

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