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Harlan vende gli animali a pezzi, fermiamola con la raccolta firme

Di Valeria Bonora - 7 Dicembre 2012

Manifestare contro Harlan e manifestare per chiedere al Ministero della Salute, Dipartimento della Sanità Pubblica, di non rinnovare a Harlan l’annuale autorizzazione a importare specie da destinare ai test.

Tutta l’Europa si sta mobilitando per fermare quest’azienda statunitense, fondata a Indianapolis nel 1931 da Howard P. Harlan e portata avanti da suo figlio, per poi trasformarsi in un gruppo ramificato nei quattro continenti che fornisce agli stabulari della sperimentazione cani, conigli, ratti, topi, criceti, gerbilli, macachi, allevati o acquistati in Stati dove certe specie si prelevano anche in natura.

Tutti ricorderete la fine di Gennaio quando 900 scimmie provenienti da Cina e Mauritius, divise in lotti da 156 esemplari e avviate alla vivisezione, sono arrivate in Italia. In quell’occasione furono raccolte dodicimila firme in pochi giorni per fermare il massacro.
Le prossime manifestazioni sono previste a Gannat, Francia, il 19 gennaio 2013, e a Brighton, Gran Bretagna, il 9 marzo.
Ora Harlan sembra puntare maggiormente più sulla creazione di creature transgeniche: roditori privi di pelo, soggetti diabetici, obesi, ipertesi, senza timo. Ci sono addirittura “cataloghi aziendali” che presentano il “prodotto” anche attraverso l’illustrazione di esperimenti, e di quasi tutte le specie si commerciano anche i singoli organi.
Dal canto sua Harlan ribatte dicendo “noi non siamo autorizzati a commentare“, “Siamo semplicemente un allevamento, non è vero che vendiamo animali a pezzi“.
Tuttavia, sui siti di Harlan si propone il contrario

Grazie alle risorse del gruppo in tutto il mondo, Harlan Laboratories è in grado di fornire una vasta gamma di tessuti, organi e ghiandole da molte specie animali che vanno da animali da laboratorio, animali da fattoria fino ai primati. Allevamento controllato in condizioni severe di barriera o colonie geneticamente controllati assicurano lo stato di salute degli animali e mantiene prodotti di altissima qualità. La gamma di organi comprendono, ma non è limitato a: cervello, occhi, cuore, reni, fegato, polmoni, ovaie, pancreas, prostata, milza, stomaco e testicoli.
Tutti i tessuti, gli organi e le ghiandole sono raccolti, e immediatamente congelati in azoto liquido e sono normalmente spediti in ghiaccio secco. I prodotti possono essere forniti “freschi” o addizionati di specifiche richieste dei clienti. Siamo inoltre lieti di citare per le spedizioni ceppi specifici e gli animali di età e sesso specifiche che si possono ottenere su richiesta.

Fino a poco tempo fa c’era anche il prezzario… testicoli di cane a 136 sterline, le ovaie a 411,60 e gli occhi a 164,85, il midollo spinale di un porcellino d’India ne vale 15,25, la sua pelle 13,23, il cuore delle piccole scimmie sudamericane costa 274,05, le ghiandole salivari di un coniglio 53,55 e appena 6,30 l’uretra di un ratto.
Freccia 45 lancia una nuova petizione per raccogliere le firme necessarie per far si che Harlan non abbia più rinnovata autorizzazione a importare specie da destinare ai test. Susanna Chiesa, presidente di Freccia 45 spiega che: “Fra le altre cose, si è sempre creduto che Harlan importasse i macachi per destinarli a un mercato estero, ma sembra proprio che non sia così. Infatti i permessi che il Ministero della Salute aveva rilasciato per gli esemplari entrati in Italia nel febbraio scorso erano a nome della Accelera s. r. l. di Nerviano, autorizzata a sperimentare su queste scimmie fino a un numero di 750“.
Nerviano dispone pure del consenso a sperimentare su 1.200 cani ogni triennio, e senza anestesia”, prosegue la Chiesa “accortezza che il Ministero considera invece ‘traumatica per gli animali’. Comunque, Harlan rifornisce la maggior parte dei 600 laboratori italiani, oltre a produrre per loro mangimi specializzati“.
Anche il chimico e coordinatore europeo del centro I-Care, Massimo Tettamanti, afferma che: “Numerosi studi hanno dimostrato che i risultati delle ricerche sui primati, sugli scimpanzé e sui più diffusi macachi, di solito non sono nemmeno citati nei successivi studi di medicina umana, e 85 differenti vaccini per l’Aids si sono rivelati efficaci e sicuri per queste specie, mentre al contrario, nell’ambito di 197 studi clinici, nessuno di essi è risultato utile alle persone.
A Londra, il mese scorso, è stato assegnato il primo Lush Prize, finanziato dall’omonima casa cosmetica schierata contro i test sugli animali e sostenuto dalla Ethical Consumer Research Association, il riconoscimento è stato assegnato a persone e gruppi impegnati nella ricerca scientifica senza vittime e nella promozione del cruelty free: fra i premiati, anche la chimica italiana Chiara Scannarotti.

Se volete partecipare alla raccolta firme cliccate su http://www.change.org/noharlan compilate i dati a destra e cliccate su FIRMA!
C’è ancora un mese di tempo per raccogliere più firme possibili, condividete, condividete e condividete. Fermiamo questo abominio!
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