Primo piano
Psicologia

Quando il problema diventa un elemento di liberazione

Di Sandra Saporito - 18 Febbraio 2018

“Noi affrontiamo costantemente enormi opportunità – perfettamente mascherate da problemi insolubili.”
— Margaret Mead

Stesso problema, diversi atteggiamenti


I problemi fanno parte della nostra vita, anche se non ci piacciono. C’è chi li affronta di petto, chi preferisce nascondere la testa sotto la sabbia, chi va in panico e chi preferisce valutare pro e contro con sangue freddo; ma una cosa è certa: arriva un momento nella vita in cui i problemi ci mettono seriamente in crisi. Quando giungiamo a quel punto, è importante rimanere centrati per evitare “L’effetto lampione” col rischio di non uscirne più ‒ mentalmente parlando ‒.
Ogni crisi è in realtà un’opportunità per disfarsi del superfluo e tornare all’essenziale, togliendoci di dosso alcune maschere, rendendoci conto dell’infondatezza di alcune credenze che ci hanno condizionato la vita oppure permettendoci di tagliare finalmente col passato. Ecco che la causa delle nostre preoccupazioni si trasforma nell’occasione perfetta per liberarci da alcuni pesi che manipolavano la percezione che avevamo di noi, delle nostre capacità, e del mondo. Essere onesti con se stessi evitando di nascondere la polvere sotto al tappetto è la condizione sine qua non per stanare le opportunità che si nascondono nei problemi.

Il paradosso del lampione

lampione
“Sotto un lampione c’è un ubriaco che sta cercando qualcosa. Si avvicina un poliziotto e gli chiede che cosa ha perduto. ‘La mia chiave’, risponde l’uomo, ed entrambi si mettono a cercarla. Dopo aver guardato a lungo, il poliziotto chiede all’uomo ubriaco se è proprio sicuro di averla persa lì. L’altro risponde: ‘No, non qui, là dietro; solo che là è troppo buio’.”
— Tratto da “Istruzioni per rendersi infelici” di Paul Watzlawick.
I problemi hanno il potere di risvegliare in noi tutte quelle paure e insicurezze che nel tempo abbiamo nascosto sotto il tappetto, ecco perché è importante seguire il saggio consiglio di Alejandro Jodorowsky: “Non bisogna opporre resistenza né fuggire dal problema ma entrare in esso, fare parte di esso, usarlo come elemento di liberazione”. Entrando nel cuore del problema, non ci ritroviamo soltanto ad affrontare la causa corrente delle nostre preoccupazioni, ma anche un nocciolo duro che ha radici ben più antiche e che ci tiriamo dietro da un pezzo.
In quei casi facciamo appello a ciò che conosciamo e che ci è familiare per dare un termine alle nostre preoccupazioni ma raramente funziona. Preferiamo usare modi conosciuti ‒ che non funzionano ‒ invece di deciderci a fare ciò che funziona ma che non abbiamo mai fatto prima. Preferiamo continuare a cercare le nostre chiavi nel posto sbagliato che ci fa comunque sentire al sicuro invece di cercare lì dove ci fa paura.

Il nocciolo del problema ha vecchie radici

La storiella del lampione è molto simbolica perché spesso la chiave che cerchiamo si trova proprio nell’ombra, lì dove abbiamo paura di andare: in noi stessi. In realtà, viviamo male le situazione che risuonano con le nostre corde più fragili. Se nell’infanzia abbiamo vissuto nella precarietà, pure le bollette saranno fonte di ansia anche se ora viviamo in modo agiato. Le situazioni esterne che viviamo male toccano le nostre corde interiori, facendoci percepire anche le cose più anodine come fonte di ansia.
Come avrai capito, è ciò che siamo dentro a definire il modo in cui percepiremo il mondo e i problemi in generale, ecco perché è importante trovare un equilibrio interiore per togliere agli eventi esterni il potere di destabilizzarci. Come fare? Andando al nocciolo e provando di capire quale corda sta vibrando.

Strategia di sopravvivenza

lutto 1
Cosa bisogna fare? Bisogna seguire il filo d’Arianna: da ciò che ti preoccupa ora, devi andare a ritroso fino a capire la reale motivazione del tuo malessere di fronte ad una determinata situazione, una volta che avrai individuato la vera radice del problema, prendi la mira e colpisci il bersaglio. Ma attenzione, non devi rifiutare o annichilire un aspetto di te per stare meglio, devi armonizzarlo, capire in cosa consiste il suo squilibrio, è in questo che il problema consiste in un elemento di liberazione: ti permette di scrutare una parte di te, osservarti attentamente e capire come funzioni, dandoti l’opportunità di sistemare le cose, ti tagliare col passato e di ripartire grazie ad una maggiore consapevolezza.

“Il problema non è che non si individui la soluzione, è che spesso non si mette a fuoco il problema.”
— Gilbert K. Chesterton

Ragione e consapevolezza

Ciò che ti aiuterà molto nella tua odissea è la ragione logica. Trovando le faglie illogiche nelle credenze che sono all’origine dei tuoi blocchi interiori, toglierai il potere al mondo esterno di far vibrare le tue corde interiori e quindi di manipolare in qualche modo le tue percezioni, riprendendo il controllo di ciò che sei e delle tue capacità ed abilità ad affrontare le avversità della vita senza andare in panico.
Ecco perché il problema è un elemento liberatore: ti permette di trovare la strada verso una maggiore libertà, verso una percezione del mondo priva di filtri deformanti che ti fanno pensare che “pioverà per sempre”; ti permette di guarire alcuni aspetti di te che aspettavano silenziosamente nell’ombra e di riportare equilibrio nel tuo profondo.

Agendo dall’interno, cambi l’esterno

sangue freddo
È come tu ti comporti di fronte ad un problema, e non la sua natura, a fare la differenza: se sei radicato ed equilibrato interiormente ed emotivamente, non avrai lo stesso atteggiamento di una persona insicura e riuscirai più facilmente a trovare una soluzione ai quesiti che ti ritrovi a dover sbrogliare, ma per riuscirci bisogna essere sinceri con se stessi e non temere di andare in profondità, di guardarsi con onestà e riconoscere i punti sui quali lavorare.

Agendo dall’interno, riuscirai a dare la giusta dimensione agli eventi, a capire che:

1 . Il cambiamento è l’unica cosa certa per cui i problemi sono anche loro di passaggio.
2 . Ciò che ti disturba fuori risuona con una corda sensibile che hai dentro di te.
3 . Risolvere i tuoi problemi partendo dalla radice ti aiuta a conoscere meglio te stesso/a e il mondo intorno a te.
4 . L’opportunità si nasconde nel “viaggio”, in ciò che fai TU per giungere alla risoluzione.
La vita ci pone sempre di fronte ad alcuni grattacapi perché è fatta di cambiamenti continui ed è questo che ci mette in difficoltà, ma appena avremo capito chi siamo e di cosa siamo capaci, non esisteranno più problemi insolvibili ma solo degli enigmi da risolvere, delle sfide da superare.

Sandra “Eshewa” Saporito
Autrice & shamanic storyteller
www.risorsedellanima.it





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