Animalismo
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Investiti ed uccisi cane guida e il suo padrone cieco

Di Valeria Bonora - 23 Ottobre 2012

Sergio Polin, un uomo non vedente di 43 anni, originario di Torino, è morto dopo essere stato investito insieme con il suo cane guida da un’auto condotta da una donna di 58 anni.
L’incidente è avvenuto ieri sera a Oulx, sulla Statale 24: l’animale, un pastore tedesco, è deceduto all’istante, mentre l’uomo è stato portato all’ospedale di Susa da un’ambulanza del 118 ed è morto nel corso della notte.

L’avvocato della donna, Roberto Castelli, riferisce che: «Ha detto di non essersi accorta assolutamente della presenza dell’uomo e del suo cane. Si è immediatamente attivata per prestare soccorso. È sconvolta ed è vicina alla famiglia della vittima, poiché alcuni anni fa, in Liguria, perse un fratello investito da un pirata della strada ubriaco».

Sulla dinamica dell’incidente indagano i carabinieri, che hanno sequestrato il veicolo. La donna investitrice, secondo quanto spiegato, sarà denunciata per omicidio colposo quale atto dovuto, ma un’onta sudicia vuole che la colpa dell’incidente ricada anche sul cane guida che è morto sul colpo. Il fedele accompagnatore, dicono che abbia probabilmente perso l’orientamento perché attratto dalla presenza in zona di animali selvatici come caprioli e volpi, e avrebbe così portando la vittima fuori dal centro paese, in una zona poco illuminata e al centro strada.

«Non solo è morto nell’adempimento del proprio dovere, ma adesso c’è chi tenta di infangarne la memoria attribuendogli la responsabilità dell’incidente mortale nel quale è stato coinvolto insieme al suo proprietario.» Questo il commento dell’Ente Nazionale Protezione Animali, in merito a quanto accaduto. «Non è assolutamente possibile che, come riferito da alcuni organi di stampa, l’animale abbia deviato dal proprio percorso, un tratto di strada che lui e il suo proprietario percorrevano quotidianamente – aggiunge l’Enpa -. Ricordiamo infatti che i cani guida seguono un lungo percorso di educazione che, naturalmente, è a prova di “imprevisti”
Nell’esprimere il proprio cordoglio ai familiari della vittima, l’Ente Nazionale Protezione Animali rende noto di aver dato mandato a un proprio legale per la costituzione in giudizio. «Vogliamo difendere la memoria del povero cane guida – conclude la Protezione Animali – e dimostrare concretamente che lui in questa tragedia non ha avuto alcuna responsabilità.»

I cani guida sono cani molto “rigorosi”, imparano un percorso e lo seguono, non vengono mai distratti da elementi esterni, quindi è facile capire perchè l’ENPA ci tenga a scagionare questo cane dalla sua accusa, sono cani soldato, ubbidienti e devoti, lavorano sodo e anche gli addestratori sono molto rigorosi, un cane guida viene affidato solo dopo la certezza che sia affidabile al 100%.
Cosa ne pensate?
[foto di repertorio]
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