Spiritualità

L’importante missione dell’ Acquario: il rivoluzionario

Di Sandra Saporito - 31 Gennaio 2022

L’astrologia ci mostra quanto la natura rispecchia le caratteristiche dei segni zodiacali: l’Acquario è il segno zodiacale di Febbraio, nasce in mezzo all’inverno, è figlio dell’aria gelida che soffia dalle cime innevate, sospeso tra cielo e terra. Questo tempo così impegnativo ci insegna a sperare, a tenere duro di fronte alle difficoltà perché la primavera è vicina, l’inverno mollerà presto la sua morsa.

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Questo periodo ci spinge a fare prova d’ingegno e di speranza, ad unire le forze per far fronte agli ostacoli, ci porta ad avvicinarci, a collaborare per superare le sfide. Questa capacità di vedere gli altri come parte di un grande “noi”, di agire per migliorare le condizioni di tutti è forse la virtù più importante che l’ Acquario può insegnare a tutto lo Zodiaco.

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I nati sotto il segno dell’ Acquario: i rivoluzionari dello Zodiaco (21 gennaio – 19 febbraio circa)

L’ Acquario è un segno zodiacale detto “fisso”: posto nel cuore dell’inverno, rappresenta la stabilità, la fissità che traspare nel suo modo di porsi di fronte ai suoi obiettivi: serio, disciplinato, determinato. Guardiano dell’undicesima casa astrologica, porta una grande attenzione agli amici, al tessere delle buone relazioni con gli altri basate sul bene comune, al creare gruppi, associazioni, ambiti dove si manifestano al meglio i grandi pregi dell’Acquario.

L’elemento Aria del segno ci ricorda la sua indole volta all’intelletto e alla logica, ma si tratta di un’aria ben diversa da quella di Gemelli e Bilancia: l’Aria dell’ Acquario è generosa e si esplica in un contesto collettivo conferendo ai nati del segno una predisposizione ad unire gli altri attraverso la condivisione di idee, progetti nuovi e la circolazione della conoscenza (sono degli ottimi divulgatori!).

Saturno e Urano sono entrambi in domicilio nel segno. Questo binomio tra la solida e radicata concentrazione saturnina e l’impulso uraniano all’innovazione conferisce ai nati del segno un carattere forte che mal sopporta le ingiustizie e le regole rigide imposte dall’esterno. Chiunque cercherà di metterli in gabbia creerà inconsapevolmente una bomba ad orologeria! Per loro la libertà è come l’aria: vitale.

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Sono maestri del paradosso capaci di guardare il mondo al contrario per scoprirne il significato profondo, originali, indipendenti, pacifisti (non amano i litigi), socievoli, onesti, ribelli, idealisti con una spiccata intelligenza che sfiora a volte la genialità, gli Acquari possono sembrare distanti, persi col pensiero in chissà quale galassia. La loro sensibilità altruista li porta spesso a sentirsi fuori posto in questo mondo così individualista e competitivo.

La sfida dei nati nel segno dell’ Acquario

Nettuno, archetipo legato al misticismo, all’inconscio, alla spiritualità ma anche ai sogni e alle illusioni è in esaltazione nel segno portando una capacità di intendere il mondo da un altro punto di vista, certo più ampio, portando il pensiero spesso all’avanguardia dell’Acquario a sfiorare l’ eccentricità o la fuga dalla realtà quando in aspetto disarmonico.

L’ Acquario ha una vita interiore molto complessa ma la Luna in caduta non gli rende facile la comunicazione con questo suo mondo interiore labirintico, per questo motivo l’ Acquario in amore può sembrare a volte sfuggente, incostante: la sua interiorità può essere per lui un’enigma.

Il Sole in esilio può indicare una difficoltà (o rifiuto?) a brillare di luce propria. L’attenzione è così rivolta agli altri da dimenticarsi di sé e questo porta purtroppo i nati nel segno dell’Acquario a non manifestare la loro importante missione nel mondo quando è proprio di loro che l’intero Zodiaco ha bisogno per ritrovare la sua dimensione collettiva.

Maestro e sfidante del segno dell’ Acquario è il Leone, archetipo dell’individualità e dell’autorità. Il mondo sotto i riflettori lo spaventa ma integrando in sé i doni leonini dell’auto-determinazione e del potere personale, l’Acquario comprenderà che una collettività sana è composta da una molteplicità di individui che si rispettano senza diluirsi nella massa, ma al contrario dove ognuno (lui compreso!) deve manifestare la propria unicità in seno alla comunità, trovando l’equilibrio tra l’Io e il Noi, senza cedere alla tentazione di spegnere la propria luce per paura di fare ombra a qualcuno. C’è posto per tutti.

Ciò che permetterà l’unione e l’armonia tra i singoli sono proprio i doni di cui i nati sotto il segno dell’ Acquario sono portatori: il messaggio di pace, la capacità di creare associazioni e collaborazioni, la condivisione della conoscenza e la meravigliosa comprensione di far parte di un grande “noi” dove un “loro” non può esistere sulla faccia di un pianeta piccolo e tondo disperso in mezzo all’infinito.

Il compito karmico dei nati del segno: i rivoluzionari dello Zodiaco

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Secondo l’astrologia karmica, il segno solare rappresenta la porta che attraversa la coscienza per incarnarsi nel mondo e sarebbe portatore di doni, talenti ma anche di sfide, di una missione che le sarebbe propria.

Nel suo libro Astrologia Karmica, nodi lunari e reincarnazione, Martin Schulmann illustra il compito karmico dell’ Acquario. Secondo il racconto dell’autore, un giorno, Dio riunì i 12 segni per affidare ad ognuno di loro un seme di vita. Si avvicinarono uno ad uno a lui per ricevere i doni che egli aveva assegnato a loro. L’ Acquario fu il penultimo segno a presentarsi al suo cospetto, così Dio le disse…

“A te, Acquario, io do il concetto del futuro perché l’uomo possa oltrepassare i propri limiti. Tu conoscerai il dolore della solitudine perché non ti autorizzo a personalizzare il Mio Amore. Ma per aprire gli occhi dell’uomo ad altre prospettive, io ti regalo la Libertà. Essa ti permetterà di continuare a servire l’umanità ogniqualvolta sarà necessario”.

Il mito della costellazione dell’ Acquario: Ganimede, il coppiere degli dei

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Al di là dell’astrologia e dell’oroscopo, l’archetipo dell’ Acquario veicola un messaggio interessante anche attraverso la mitologia. Il mito legato alla costellazione dell’ Acquario ritrae Ganimede, coppiere degli dei e figlio di Troo il fondatore di troia, e della ninfa Calliroe.

Ganimede era conosciuto per la sua grande bellezza e mentre portava le sue pecore a pascolo fu rapito per amore da Zeus sotto le sembianze di un aquila, e portato nell’Olimpo dove divenne il coppiere degli dei versando loro l’ambrosia, il nettare che conferiva loro l’immortalità. Secondo alcuni mitografi, Ganimede divenne amante di Zeus e poi fu posto tra le stelle per renderlo immortale.

Il neoplatonismo offre una lettura mistica del mito che vede in questo ratto di Ganimede la divinità strappare la mente umana dalla sua condizione materiale per elevarla alla conoscenza dei misteri del cielo.

Fonti:

Costellazione dell’  Acquario 
Astrologia Karmica, vol.1, nodi lunari e reincarnazione, i pianeti retrogradi, Martin Schulmann, ed. Mediterranee.
Dictionnaire des mythes, mémoire de l’humanité: notre héritage collectif, Nadia Julien, ed Marabout.
Acquario, l’archetipo dell’inventore

Sandra “Eshewa” Saporito
Autrice e operatrice in Discipline Bio-Naturali
www.risorsedellanima.it





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