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Educazione

Casa dei bambini: la scuola dell'infanzia Montessoriana

Di Educatrice Manuela Griso - 18 Ottobre 2016

La scuola materna nel metodo montessoriano prende il nome di “casa dei bambini“. Questo perché l’ambiente sembra proprio una casa in miniatura, tutti i mobili sono bassi, a misura di bambino. Dai tavoli alle sedie, le credenze, gli specchi, gli oggetti… tutto è alla portata del bambino, adatto alla sua altezza e alle sue dimensioni, accuratamente scelto e predisposto nell’ambiente in modo che egli possa muoversi con maestria e autonomia potendo così incarnare l’ambiente che lo circonda.

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Entrando nel dettaglio nelle case dei bambini è previsto un primo ambiente di accoglienza in cui si trovano degli armadietti per depositare gli effetti personali dei bambini, una piccola toeletta con specchio e tavolino o mensolina in cui troveranno a disposizione una spazzola e in alcuni casi anche una cremina per il viso o un piccolo profumo naturale. Si troverà inoltre la spazzolina per pulire le scarpe in un cestino in un angolo vicino agli armadietti. Tutto sarà ordinato e pulito, con arredi semplici, in legno, dal design naturale, senza troppi colori.

Nella stanza del lavoro ci saranno tavoli e sedie sempre alla giusta altezza, in legno, leggeri (per permettere al bambino di spostarli e di rendersi conto dei suoi movimenti ancora non coordinati nel caso di urto degli stessi) abbastanza grandi da poter lavorare in più bambini ognuno con il suo vassoio. L’aula è divisa in aree tematiche: ci sarà una zona dedicata alla vita pratica e ai travasi, una alla manualità fine, una per le attività culturali: italiano con strumenti per la lettura, la scrittura; matematica; arte, ed.musicale, botanica; e un’area per i materiali sensoriali. L’ambiente si presenta come una grande stanza con diversi mobili sui quali vengono predisposti i lavori ognuno nel proprio vassoio e i materiali sensoriali propri del metodo. Ci sarà poi un cestino o un portatappeti con tappeti che i bambini utilizzano per il lavoro a terra.

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Completa la stanza una zona dedicata ai lavaggi dove si possono trovare il lavaggio della bambolina, dei panni e in alcuni casi fortunati anche il lavaggio dei piatti. L’occorrente per la pulizia dei lavori è sempre presente nella stanza.
Una o più piantine fanno parte dell’arredo delle case dei bambini, per permettere al bambino di prendersene cura. L’ambiente è accogliente, caldo, ordinato logicamente e nulla è fuori posto. L’ordine esterno aiuta a mantenere un ordine interno, per questo anche i bambini vengono invitati a mantenere l’ordine e la cura dell’ambiente.

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Inizialmente nella prima casa dei bambini i lavori non erano a disposizione costante dei bambini ma venivano contenuti in un grande armadio chiuso e la distribuzione era compito della maestra. Un giorno l’armadio fu dimenticato aperto, la maestra arrivó in ritardo e potè così assistere ad un meraviglioso spettacolo. I bambini avevano preso i lavori dall’armadio, ognuno di loro stava lavorando appassionatamente, silenzio e concentrazione regnavano nell’aula. Da questa prima osservazione della maestra, Maria Montessori capì che i lavori dovevano rimanere sempre a disposizione dei piccoli alunni e la libera scelta dell’attività divenne aspetto imprescindibile del metodo.
Dunque nelle case dei bambini ancora oggi tutti i lavori sono preparati nei loro vassoi e sempre a disposizione del bambino.

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Le classi sono composte da bambini di età diversa, compresa tra i 3 e i 6 anni e questo permette ai bambini più piccoli di essere stimolati dai lavori che fanno i grandi e ai più grandi di fissare le conoscenze acquisite spiegandole e supportando i piccoli nel lavoro.

I lavori sono in unico esemplare, questo per due motivi:
1. insegnare al bambino l’attesa del proprio turno e il rispetto per il lavoro altrui.
2. Dare la possibilità di imparare dal compagno durante l’osservazione dello svolgimento del lavoro.

Ogni classe Montessori viene poi influenzata dalla personalità della maestra e dunque ci saranno scuole ricche di merletti e altre più “spartane”, ma le linee guida da seguire sono comunque sempre le stesse.

Il giardino esterno ha un ruolo fondamentale nell’approccio Montessori. Scenario di grandi lavori come la cura dell’orto, delle erbe; compagno generoso di corse e indispensabile per l’esercizio del movimento grosso nonché della cultura ambientale, non può mancare in una casa dei bambini doc.
Ambiente preparato, ordinato, pulito, a misura di bambino sia negli arredi che negli strumenti, giardino esterno e approccio delicato e attento della maestra, che segue in silenziosa osservazione il lavoro del bambino senza mai interromperne la sequenza, questo è ciò che permette al bambino di seguire il suo naturale sviluppo psicofisico senza subire deviazioni.

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Vivere Montessori vi augura una casa dei bambini in ogni città e alla portata di tutti! Un piccolo grande sogno che conservo nel cuore!!!

Educatrice Manuela Griso





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