Benessere

Stagione di nascita e personalità: ecco come si influenzano e quale cibo preferire!

Di Chiara Pasin - 15 Aprile 2016

Una vita sana, com’è ben noto, si basa su due attitudini fondamentali: una buona dose di movimento – da esercitare in modo costante attraverso le varie discipline che ci vengono offerte in ambito sportivo quanto olistico – ed un’alimentazione sana ed equilibrata. L’etichetta di “giusta” alimentazione è stata evitata appositamente poiché ogni persona deve mantenere la propria libertà nello scegliere la soluzione che sente adattarsi meglio alle proprie necessità o stile di vita. Ognuno ha la propria “giusta” scelta quando questa è motivata.

Un’alimentazione equilibrata, invece, è quella che si adatta a tutti indipendentemente sull’importanza di fare scelte alimentari consapevoli di quale sia “l’energia del cibo”, rapportandola al variare delle stagioni: comprendere l’energia del cibo significa recuperare l’antica saggezza delle nostre radici culturali. Ciò che è particolarmente interessante, inoltre, è il legame fra la stagione di nascita e il tipo di gusti e sapori da prediligere per mantenere il nostro organismo in equilibrio. Questa può essere una via alternativa e molto semplice per orientare le scelte alimentari sulla base di un meccanismo vitale più grande. Per mangiare in modo equilibrato e sano basterebbe seguire ciò che di più equilibrato e perfetto esiste al mondo: il ciclo delle stagioni, la loro natura, che per quanto possa subire variazioni che un po’ la “sballano” resta sempre l’orologio più affidabile a cui far riferimento.

Le forze ying e yang, quella contraente e quella espansiva, sono leggi che determinano l’universo stesso, le fasi dell’anno nella montagna russa dello sprigionamento e del ritorno al centro della nostra energia; l’uomo può a tutti gli effetti considerarsi un pianeta terra in miniatura. Possiamo dunque dividere il ciclo dell’anno in 5 momenti, 5 stagioni: primavera, estate, autunno, fase intermedia fra autunno e inverno, inverno.

Stagioni-e-personalità

1) La primavera è per antonomasia la fase del risveglio: la terra torna a germogliare, torna a riprendere vita, forza, energia. È il momento in cui si passa dalla stagnazione alla rinascita. Il colore di riferimento è il verde. Le verdure da prediligere in questa stagione sono quelle che hanno infatti questo colore e, di conseguenza, questa è la fase che può chiamarsi “albero”. La terra e l’uomo si risvegliano allo stesso modo dal torpore dell’inverno: come una verdura rompe il terreno per crescere verso il cielo e innalzarsi verso di esso, in primavera le persone tendono a progettare, a muoversi, e riscoprono la propria energia man mano che l’energia stessa della terra comincia a manifestarsi.

Le persone che sono nate in primavera si fanno portatori di un messaggio di movimento, crescita, entusiasmo; generalmente sono individui sognatori, delle persone predisposte al viaggio e alla condivisione, delicati come fiori, a volte fragili come germogli. A livello di rapporto sapore-stagione, per il mantenimento dell’equilibrio di chi nasce in primavera si potrebbero prediligere cibi dai toni “acidi” come quelli dei crauti o dei limoni: gli organi di riferimento sono infatti fegato e vescicola biliare.

primavera

2) L’energia che comincia a sprigionarsi in primavera raggiunge il picco massimo in estate. I colori del calore sono caldi, intensi: per seguire la stagione e per allinearci con il gioco della natura sono quindi da scegliere frutti ed ortaggi che richiamano questa tonalità della forza, della passione, della vitalità. Non a caso chi nasce in estate presenta un temperamento particolarmente vivace: sotto il segno dell’estate ritroviamo personalità vulcaniche, sempre in fermento, energiche, propositive e sicure di sé. L’estate è la stagione “fuoco”. Richiama le energie espansive, di individui che cercano, apprezzano e valorizzano la vita sociale, in comunità, che spesso hanno anche bisogno di attenzioni.

A questa tipologia di persone si abbinano sapori che tendono all’amaro, come quelli degli agrumi o di semi tostati utili per mantenere in salute gli organi di riferimento. Essi sono il cuore e l’intestino tenue: due organi fortemente legati all’energia delle emozioni ed è semplice constatare la relazione con coloro i quali rappresentano il tipo “fuoco”. Infatti, queste persone tendono a vivere di cuore e di pancia ogni cosa che accade. L’energia che canalizzano è talmente intensa che vi sarà la necessità di imparare a gestirla, per non far sfociare in rabbia devastante o volontà di dominio il trasporto che sanno provare nel vivere con pienezza ogni cosa.

Estate

3) Dopo la massima espansione, segue l’inizio della fase discendente e giunge l’autunno. Questo periodo è quello del raccoglimento, la fase “terra”. I frutti e le verdure per cui dovremmo optare si fanno rotondeggianti, come il nostro pianeta, come il grembo di una madre che ospita il seme di una nuova vita che resta in incubazione un po’ prima di manifestarsi. Gli alimenti che meglio rappresentano l’energia di questa fase sono, allo stesso modo, rotondi: per esempio mele, miglio, castagne. Il momento “terra” richiama i sapori dolci ma equilibrati, che fanno bene a stomaco, milza e pancreas. Non si deve infatti considerare il dolce come il gusto dello zucchero. La terra nutre la vita dell’uomo nella stessa maniera di una madre.

Le persone che nascono in questo periodo sono generalmente persone che sanno accogliere, che esercitano senza fatica un istinto di protezione amorevole nei confronti degli altri. Questi individui sono spesso legati al valore della famiglia e al bisogno di circondarsi di affetto. L’equilibrio sta dunque nella capacità di non dimenticare se stessi in favore di un altruismo che altrimenti diventerebbe nocivo. E’ necessario impiegare energie alla costruzione della propria vita facendo della pacatezza d’animo e dell’amore verso gli altri un punto di forza e non di vulnerabilità.

autunno

4) Il momento di passaggio dall’autunno all’inverno (novembre-dicembre) si collega a sapori leggermente piccanti come quelli del daikon o dello zenzero, utili per scaldare l’organismo nel momento in cui la stagione fredda comincia a farsi più decisa e la percezione del cambiamento penetra in noi. Gli organi legati a questo passaggio sono i polmoni e l’intestino crasso: ciò che non si elimina dal basso si elimina verso l’alto, in una depurazione che coinvolge tutto il nostro sistema corporeo.

5) All’inverno invece (gennaio-febbraio) si associa il gusto del salato attraverso cibi che dovrebbero apportare il giusto quantitativo di sali minerali al nostro corpo. Emblematicamente gli organi di riferimento sono i reni e la vescica: l’inverno si può considerare come la fase in cui si filtra – funzione legata ai reni – ciò che è stata la consapevolezza, la crescita dell’anno che sta volgendo al termine. Ci si ferma a dare un’occhiata al bagaglio di esperienze accumulate e si fanno buoni propositi per la propria, nuova, primavera.

inverno

Questi due momenti sono estremamente relazionati a livello di identificazione con la tipologia di personalità. La fase transitoria è quella della “condensazione” che si evolverà in un inverno che si può chiamare stagione “acqua”, quando la vita si ferma solo apparentemente… il movimento, in realtà, non si blocca mai, si dirama ad un livello più profondo, interno ed interiore, estremamente consapevole.

Chi nasce in queste stagioni potrà essere per natura una persona un po’ riservata, alle volte spinta dal bisogno di godere di una solitudine costruttiva per darsi il tempo e lo spazio di entrare nelle situazioni della vita. Sono persone che hanno una predisposizione alla riflessione, alla meditazione, capaci di stare con se stesse in se stesse. Il fatto che la vita della natura non esploda al massimo della sua bellezza in queste stagioni non deve essere visto come un motivo di inferiorità: senza la fase di riposo della terra come dell’uomo non vi sarebbero le forze, la motivazione, l’energia, per ricominciare il ciclo e la fioritura.

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Questi concetti così semplici si basano sulla riscoperta del nostro patrimonio culturale tradizionale: in passato infatti, le persone si nutrivano di ciò che la terra aveva loro da offrire in quello specifico periodo. Le persone dunque non nutrivano solamente il corpo in modo genuino ma si rifocillavano con un’energia profonda ed universale poiché, appunto, il ciclo della terra determinava il ciclo della vita dell’uomo. La cosa meravigliosa, per noi “moderni” che abbiamo la comodità di trovare voglie e capricci confezionati nei supermercati, è renderci conto di come proprio la terra ci offra tutto ciò di cui in realtà avremmo potenzialmente bisogno per mantenere o preservare il nostro equilibrio.

Di Chiara Pasin





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