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Come realizzare un birdgarden su un balcone o in giardino

Di Marco Grilli - 28 Maggio 2015

birdgarden

Uno spazio all’aperto pensato per accogliere e attrarre uccelli e altri animali selvatici: è il birdgarden, un giardino speciale per osservare una grande varietà di volatili, che può esser facilmente realizzato anche su un terrazzo o su un balcone.

Per allestire questa ospitale area verde occorrono non solo acqua e cibo ma anche luoghi dove gli uccelli possano nascondersi dai predatori o trovare riparo dalle condizioni climatiche avverse. Alberi, arbusti e muri di roccia soddisfano queste esigenze, mentre in inverno può esser utile disporre anche di alberi e siepi sempreverdi. In ogni caso potrete organizzarvi anche semplicemente da voi, creando zone di riparo con una catasta di rami secchi e foglie, o una pila di rocce o di tronchi.

Al fine di realizzare un perfetto birdgarden la Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) suggerisce “tre regole d’oro”:

1) creare diverse fasce di vegetazione suddivise per altezza coltivando le essenze vegetali più basse davanti a quelle più alte (separate da piccoli spazi per agevolare la manutenzione), senza dimenticare di allestire piccole barriere frangivento con recinzioni e/o graticci di legno su cui cresceranno le rampicanti;

2) nella scelta delle piante preferire le più gradite, ovvero gli arbusti da bacca e le piante erbacee spontanee;

3) evitare le potature durante la primavera-estate e ricorrere solo alla pacciamatura naturale, escludendo i trattamenti antiparassitari e i concimi chimici.

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Seguendo questi consigli anche un piccolo balcone ricco di piante aromatiche, fiori colorati e piante rampicanti può diventare un prezioso scrigno di biodiversità, mentre in giardino è sempre molto utile lasciare un ammasso di rami secchi, un cumulo di foglie morte o qualche cespuglio fitto, oppure far crescere una fitta siepe, piantare alberi da frutto o creare muretti a secco e bordure con i sassi. Per valorizzare ulteriormente quest’area verde può esser anche realizzato uno stagnetto con un contenitore o un vaso a tenuta stagna, oppure un telo in pvc atossico e resistente ai raggi ultravioletti.

Se dunque disponete di un giardino che volete trasformare in un birdgarden, arricchitelo con delle siepi, che costituiscono un luogo sicuro per la nidificazione degli uccelli, fornendo anche cibo (bacche, polline, foglie) per molte specie. Le bacche del prugnolo, del biancospino e della sanguinella, ad esempio, sono molto apprezzate da merli, tordi e storni. Per le stesse esigenze di nutrizione e nidificazione ricordate di lasciare anche un angolo di prato naturale, dove non dovrete provvedere al taglio né all’eliminazione delle infestanti. Il cardo, ad esempio, fornisce i suoi semi per il nutrimento dei cardellini, oltre al nettare di cui necessitano molte varietà di insetti.

Qualora invece disponiate di un piccolo cortile, posizionate alcune piante in vaso (biancospino, ciliegio, lavanda, caprifoglio, melo selvatico ecc.) e installate qualche nido artificiale o mangiatoia nel periodo invernale.

Il birdgarden può esser realizzato anche su un semplice terrazzo o balcone di qualsiasi città, basta collocarvi alcune piante e piccoli arbusti in vaso, erbe aromatiche e una vaschetta con l’acqua, aggiungendo durante il periodo invernale delle mangiatoie che dispongano di un tetto o del tiro “appeso”, per tenere alla larga i piccioni. Abbiate poi l’accortezza di coprire eventuali porte o finestre di vetro con delle tende o sagome anti-collisione. Se poi volete adibire a giardino per gli uccelli una semplice finestra, ponete sul davanzale piante in vaso dai fiori profumati (capaci di attrarre anche gli insetti), una vaschetta piena d’acqua e delle mangiatoie costruite con materiali di recupero.

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Come avete visto gli strumenti che non possono mancare nelle vostre piccola oasi per volatili sono le mangiatoie. Devono essere appese ai rami delle piante o alle finestre e vanno posizionate all’inizio dell’inverno in un luogo tranquillo e sicuro. Ce ne sono di varie forme, le più diffuse sono quelle a cassetta (aperte o con tetto) che si possono acquistare nei negozi di giardinaggio, ma non trascurate la possibilità di realizzarle semplicemente da voi con dei materiali riciclabili. Con cosa riempirle? Semi di canapa e girasole e mais tritato per verdoni, fringuelli, cardellini e cince; briciole di dolci per pettirossi, cince, fringuelli, merli e capinere; frutta fresca per merli, tordi, capinere, pettirossi e cinciarelle; croste di formaggio per scriccioli, merli e pettirossi; grasso e carne per cince, tordi, pettirossi e merli.

Durante l’inverno si consiglia di posizionare nei birdgarden anche i nidi, da sistemare con un certo anticipo rispetto all’inizio della stagione riproduttiva, che coincide generalmente con la primavera. Queste strutture devono esser poste in un luogo tranquillo e riparato, facilmente accessibile e non coperto dalla vegetazione. Ancoratele bene affinché siano ben salde (inchiodandole o legandole) e ponetele almeno a tre-quattro metri dal suolo per evitare ogni disturbo e il possibile attacco di potenziali predatori, avendo l’accortezza di non inclinare mai l’apertura verso l’alto, al fine di non esporle troppo all’influsso degli agenti atmosferici. Terminata la stagione riproduttiva, alla fine dell’estate i nidi devono esser rimossi e puliti, in modo da poterli efficacemente reimpiegare.

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Per quanto riguarda le tipologie esistono diversi tipi di cassette nido per soddisfare le esigenze di tutti gli uccelli. Le più comuni sono quelle chiamate a cassetta chiusa, costituite da una cassetta di legno con coperchio apribile e un foro d’ingresso. In alternativa vi sono quelle aperte, dotate di un’ampia apertura frontale. Cinciallegra, cincia mora, cinciarella, passera d’Italia, passera mattugia e codirosso prediligono i nidi a cassetta chiusa, mentre ballerina bianca, pettirosso, scricciolo, codirosso spazzacamino, merlo e pigliamosche si adattano meglio a quelli a cassetta aperta.

Al momento della progettazione del birdgarden dovrete porre molta attenzione alla scelta delle piante, un aspetto fondamentale per la perfetta riuscita del vostro giardino per uccelli. In generale, cercate di privilegiare le specie spontanee e realizzate una bella varietà.

Sicuramente non potrà mancare il biancospino, una pianta della nostra flora spontanea fitta e spinosa, che offre spazi ideali per la costruzione del nido, mettendo a disposizione anche le sue rosse bacche autunnali, particolarmente gradite a molti volatili. I frutti di rosa canina, prugnolo, sorbo, rovo, ribes e mirtillo attraggono capinere, scriccioli, pettirossi, fringuelli e perfino piccoli mammiferi; il sambuco e l’alloro sono prediletti dai merli; il fico, con i suoi frutti nettarini, si presta all’alimentazione degli uccelli prima della migrazione autunnale, mentre il cotognastro e l’edera forniscono bacche prelibate dall’autunno al pieno inverno.

Tra gli alberi da frutto meritano considerazione il nespolo, il melo e il pero, apprezzati anche dagli uccelli insettivori come luì piccoli, cinciarelle e regoli, che si nutrono degli afidi presenti sulle foglie. Ottime per la nidificazione sono le piante rampicanti, adatte a offrire rifugio a merli, pigliamosche e codirossi. Se le specie prative (tarassaco, piantaggine, cardo) sono le preferite dei passeriformi, golosissime dei loro semi, le piante aromatiche (rosmarino, salvia, timo, maggiorana, basilico, lavanda e prezzemolo), abbinate a cespugli di ginepro, ginestra e ligustro, danno origine a utili fasce di macchia mediterranea che attraggono anche molte specie di insetti.

birdgarden-acqua

Nel vostro birdgarden fate in modo che sia sempre accessibile una fonte d’acqua fresca e pulita, dove gli uccelli potranno bere o farsi il bagno. Qualora mancasse una risorsa idrica naturale, abbiate cura di sistemare – in luoghi distanti da eventuali aree coperte a rischio predatori – delle apposite vaschette con bordi degradanti dolcemente verso il fondo, profonde al massimo sette centimetri.

Il giardino per uccelli sarà così un luogo naturale di pace e relax, dove potrete non solo dedicarvi all’interessante osservazione di un’ampia varietà di specie (ballerina bianca, cinciallegra, merlo, gufo comune, passero d’Italia, pettirosso, verdone, cardellino e codirosso spazzacamino le più comuni), ma anche svolgere molte attività didattiche. Non indugiate allora…e adoperatevi per realizzare questa gratificante piccola oasi naturale, che riserva ulteriori sorprese poiché capace di attrarre anche piccoli mammiferi, insetti, coleotteri, farfalle, anfibi e altre affascinanti specie di animali da osservare.

Marco Grilli

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