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Ticket crossing, la condivisione dei biglietti dell'autobus per viaggiare gratis

Di Daniela Bella - 20 Aprile 2015

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Ticket crossing, come rendere riutilizzabile un biglietto dell’autobus ancora valido

In questi ultimi anni sta prendendo sempre più piede in molte città d’Europa, Italia inclusa, il ticket crossing. Ma di cosa stiamo parlando?

Il ticket crossing è, molto semplicemente, una pratica che permette di condividere i biglietti dell’autobus ancora validi una volta finita la corsa.

Una volta giunto a destinazione, e una volta controllato il tempo di validità del biglietto, il titolare dello stesso può decidere se donarlo a un nuovo passeggero o se inserirlo in uno degli appositi contenitori lasciati alla fermata così che i vari passeggeri possano usufruirne liberamente.

Al contrario, ogni nuovo passeggero può controllare, prima di salire in autobus, se qualche altro viaggiatore ha lasciato un biglietto ancora valido nell’apposito contenitore o, eventualmente, attendere che qualuno ne lasci uno.

Tale operazione può essere ripetuta più volte, fino a quando il biglietto risulta essere valido ovviamente.

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Come e perchè nasce il ticket crossing?

Il sistema del ticket crossing si è sviluppato ormai da un po’ di anni in nord Europa, e si sta pian piano diffondendo nei vari Paesi. In Italia, per esempio, questa pratica viene utilizzata in città come Genova, Milano, Roma, Padova, Treviso, Abruzzo, Torino e Bologna.

Una soluzione del genere, infatti, viene incontro a diversi problemi. Anzitutto si promuovere lo spostamento in città con i mezzi pubblici, riducendo dunque l’impatto ambientale.

Ma non solo. Il ticket crossing è nato per rispondere a un’esigenza prettamente economica, dato che spostarsi in auto, oramai, richiede una spesa davvero notevole. Per non parlare dello stress legato alla ricerca del parcheggio, sopratTutto in quelle città molto affollate.

A tutto questo bisogna aggiungere che lo stesso costo dei mezzi pubblici, non solo autobus ma anche treni, tram e metropolitane, è sempre in costante aumento, seppur in modo molto graduale.

E allora perchè non sfruttare i biglietti ancora validi per concederli a chi ne ha più bisogno? E, allo stesso tempo, viaggiare “gratis” con il biglietto che qualche passeggero ci ha lasciato?

Tutti possono diventare promotori dll’iniziativa, che non ha a caso ha avuto il pieno sostegno soprattutto dei collettivi studenteschi.

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Ma il ticket crossing è legale?

Purtroppo il ticket crossing non è esattamente una pratica che può essere definita “legale”.

Questo perchè, per legge, il biglietto dell’autobus è un titolo personale di viaggio e, pertanto, non cedibile.

Allo stesso tempo, però, non si tratta di un titolo nominale, dunque risulta impossibile risalire al proprietario del biglietto. Ergo, una volta acquistato, può essere utilizzato come ci pare. Non esistono mezzi, infatti, per verificare che il biglietto sia stato acquistato da noi stessi o se, invece, ci sia stato ceduto da qualun’altro.

D’ora in avanti, dunque, se vi capita di trovare dei contenitori che portano messaggi del genere, sapete in cosa vi state imbattendo. E sapete anche cosa fare. Un’iniziativa nata per donare un biglietto a chi non può permetterselo, per protestare contro il caro prezzi e per creare anche una sorta di condivisione tra sconosciuti!

Daniela Bella





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