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Come riutilizzare il pane raffermo

Di Marco Grilli - 13 Aprile 2015

pane-raffermo

Quante volte, alla fine della giornata, vi sarà capitato di ritrovarvi con grandi quantità di pane avanzato? Nessun problema, anzi guai a buttarlo via, perché l’alimento base per eccellenza della nostra cucina, anche se raffermo, può essere impiegato in numerosi piatti prelibati e nutrienti, dimostrando così le sue enormi qualità.

Prima di tutto potete grattugiarlo per farne del buon pangrattato, evitando così di acquistare quello ben più costoso del supermercato. In seconda battuta, sbizzarrite la vostra fantasia per preparare gustosi crostini, semplicemente ponendo in forno o friggendo in padella alcune fette di pane secco, che poi condirete a vostro piacere. Che dire poi delle eccezionali bruschette, ottime per un antipasto o uno stuzzichino, ottenute tostando sulla griglia un po’ di fettine di pane raffermo, da condire poi con un filo d’olio, un pizzico di sale, un po’ d’aglio, una spruzzata di origano e del pomodoro fresco. Scommettiamo che avete già l’acquolina in bocca!

pane-raffermo-bruschette

Ricordate poi la famosa canzoncina “Viva la pappa col pomodoro”? Un vero capolavoro di semplicità e bontà, che da tempo immemorabile delizia il palato di grandi e piccini. Ecco come la prepara mia mamma. Per quattro persone, mettete a soffriggere un po’ d’olio extravergine d’oliva, uno o due spicchi d’aglio e cinque o sei pomodori freschi tagliati a cubetti. Tagliate a pezzetti il pane raffermo, insaporitelo col soffritto, aggiungete acqua calda e brodo vegetale e fate bollire finché il pane non si è ammorbidito. A questo punto togliete dal fuoco e aggiungete a piacere del formaggio grattugiato. Servitela ben calda.

Con l’estate alle porte potrebbe fare al caso vostro anche la panzanella, un delizioso piatto fresco, tipico della cucina toscana. Per quattro persone, grigliate 10-12 fette di pane e tagliatele a pezzetti. Preparate in una ciotola una cipolla tagliata ad anellini sottili, cinque-sei pomodori freschi a fettine e un ciuffo di basilico. Aggiungete il pane grigliato, mescolate e condite con un’emulsione di olio, sale e pepe. Come variante, potete aggiungere anche dei cetrioli tagliati a fettine. Mia mamma docet!

Panzanella. Immagine by ricette.giallozafferano.it

Panzanella. Immagine by ricette.giallozafferano.it

Se questi semplici suggerimenti ancora non vi bastano, ecco a voi altri consigli originali, tratti dalla cucina tradizionale contadina e non solo.

1) Gnocchi di pane raffermo (dal sito Butta la pasta)

Immagine by buttalapasta.it

Immagine by buttalapasta.it

Procedimento: prendete le fette di pane raffermo ed eliminate la crosta, successivamente tagliate la mollica rimasta in cubetti di media misura. Versate i cubetti in una ciotola, incorporate 200 g di farina precedentemente setacciata, salate e pepate il tutto aggiungendo anche un po’ di noce moscata. Mescolate il tutto con un cucchiaio e unite 20 g di formaggio grattugiato o trito di mandorle e sale, mescolate tutto con le mani per creare un primo impasto, da completare con l’aggiunta di mezzo litro di latte anche vegetale e due uova che avrete precedentemente sbattuto insieme (le uova si possono omettere). Potete aggiungere nell’impasto anche degli spinaci

Con l’aiuto di un cucchiaio di legno, mescolate il tutto dall’alto verso il basso. Iniziate quindi con un cucchiaio a formare gli gnocchi, da cuocere in un brodo vegetale. Condite la vostra preparazione con besciamella anche vegetale o con un po’ di burro (o olio) e salvia.

2) Acquacotta maremmana (dal blog Un pezzo della mia Maremma)

Acqua cotta maremmana. Immagine by unpezzodellamiamaremma.com

Acqua cotta maremmana. Immagine by unpezzodellamiamaremma.com

Un piatto tradizionale della cucina povera, quando la Maremma era ancora “amara”, come nel celebre canto, e la vita del popolo particolarmente dura.

Ingredienti: pane raffermo, un etto di sedano a testa, una cipolla bianca grande a testa, un etto di coste di bietole a testa, una carota (tre-quattro se si è in 10 o più), un barattolo di pelati o pomodori freschi o una buona passata, sale e pepe, olio extravergine d’oliva, un uovo a testa (si può omettere).

Procedimento: prendete un tegame dai bordi un po’ alti, metteteci dell’olio extravergine di oliva di ottima qualità e due spicchi di aglio schiacciati; fateli imbiondire e poi toglieteli. Dopo aver lavato accuratamente le verdure, cominciate a tagliarle a tocchetti e mettetele un po’ per volta nel tegame, iniziando con le verdure più dure (il sedano). Una volta finito mettete un piccolo barattolo di pelati schiacciati con la forchetta, o passati, o gli stessi pomodori conservati da voi, ricoprite il tutto con acqua bollente, regolate il sale e mettete il coperchio. Fate cuocere per un’ora a fuoco medio-basso e dopo rompete un uovo a testa (che deve rimanere intero) dentro l’acqua cotta. L’uovo si cuocerà subito e potete iniziare a fare i piatti. Aggiungete del pane abbrustolito, mettete un ramaiolo abbondante di verdure e sopra l’uovo. Infine, una generosa macinata di pepe e un giro d’olio.

Questa invece è la variante di mia mamma (maremmana doc) per quattro persone. In una pentola mettete a soffriggere nell’olio una cipolla tagliata a cubetti, un barattolo di polpa di pomodoro (o mezzo di passata) e le foglie di un sedano abbastanza grande. Aggiungete acqua calda e brodo vegetale e fate bollire finché il sedano non si è cotto. In una scodella mescolate un uovo a persona e del parmigiano. Aggiungete il liquido ottenuto nella pentola, mescolate e cuocete finché l’uovo non si è rappreso a mo’ di stracciatella. Quando avete spento il fuoco, affettate sottilmente 10-15 fette di pane raffermo, aggiungete del parmigiano e mettetele a strati in una zuppiera, alternandole al composto di verdure. Eventualmente potete anche cuocere nel forno a 180-200° per dieci minuti, al fine di far gratinare bene l’acquacotta. Servitela ben calda.

3) Lasagne di pane raffermo (dal blog Una mamma in padella)

Lasagne di pane raffermo. Immagine by unamammainpadella

Lasagne di pane raffermo. Immagine by unamammainpadella

Ingredienti per due persone: nove fette di pane casereccio raffermo (volendo potete farla anche con il pane carasau), due mozzarelle (anche vegetali), sugo di pomodori pelati al basilico (una confezione da 250 g di pelati, cipolla, olio, sale, basilico fresco e timo), un uovo (si può omettere), due cucchiai di parmigiano o trito di mandorle e sale, mezzo bicchiere di latte.

Procedimento: per prima cosa preparate il sughetto facendo soffriggere la cipolla nell’olio e aggiungendo i pelati schiacciati con una forchetta, sale, basilico e timo. Portate a cottura per 10-15 minuti circa. Foderate una teglia per due persone con carta forno, adagiate sotto tre fette di pane e ricopritele con qualche cucchiaiata di sugo, fette di mozzarella e altre fette di pane. Fate allo stesso modo lo strato successivo e richiudete con le altre fette di pane. Sbattete l’uovo col latte e il parmigiano e mettetelo sopra alle fette di pane, aiutandovi con un cucchiaio per stenderlo uniformemente. Infornate a 200° per circa 30 minuti.

4) Polpette di pane (dal blog Magie in cucina)

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Immagine by mangiarechepassione.wordpress.com


 

Ingredienti per quattro-sei persone: 300 g di pane raffermo senza crosta, tre uova o impasto di farina di ceci, acqua e olio, 50 g di pinoli, 50 g di uvetta rinvenuta in acqua tiepida, latte anche vegetale quanto basta, una manciata di parmigiano grattugiato o trito di mandorle e sale, un mazzetto di prezzemolo tritato, sale e pepe, pan grattato, olio d’oliva.

Procedimento: fate ammollare il pane raffermo nel latte. In una scodella sbattete le uova e aggiungete il prezzemolo, il parmigiano, i pinoli, l’uvetta strizzata e condite con sale e pepe. Unite il pane strizzato e amalgamate bene. Con il composto formate delle piccole polpette, che poi passerete nel pangrattato e friggerete in abbondante olio d’oliva bollente. Man mano che le polpettine sono pronte, scolatele bene con una schiumarola e mettetele su carta paglia per togliere l’unto in eccesso. Servitele tiepide.

5) Tortini di peperoni e ricotta (dal sito della Pro Loco di Carmignano)

Immagine by laspilusa.blogspot.com

Immagine by laspilusa.blogspot.com

Procedimento: tagliate sei-otto fette di pane spesse circa un centimetro, privatele della crosta e mettetele a bagno in acqua salata. Lavate e pulite quattro peperoni, tagliateli a listelli sottili e saltateli in una padella antiaderente con due spicchi d’aglio, tre cucchiai d’olio e sale quanto basta. Cuocete a fuoco lento per 15 minuti. Strizzate il pane, sminuzzatelo e aggiungetelo ai peperoni, mescolate, aggiungete poi 200 g di ricotta (o formaggio vegetale), 50 g di grana grattugiato o trito di mandorle e sale e cuocete ancora per 10 minuti.

Quando il composto sarà tiepido, oliate sei-otto stampi piccoli (da muffin) e riempiteli con il composto. Cuocete per 20 minuti in forno preriscaldato a 200°. A fine cottura lasciateli raffreddare capovolti su di un vassoio, rimuovete delicatamente lo stampo e servite con una spolverata di prezzemolo tritato.

6) Torta di pane raffermo con uvetta (dal sito Ginger e Tomato)

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Immagine by Ginger e Tomato


 

Ingredienti per sei persone: mezzo Kg di pane raffermo, mezzo litro di latte anche vegetale, una bustina di vanillina, un limone, 100 g di burro o margarina, 50 g di zucchero a velo.

Procedimento: mettete a bagno l’uvetta in acqua calda e lasciatela ammorbidire per 20 minuti. Lavate il limone e grattugiate la scorza. In un pentolino, portate a ebollizione il latte con la scorza di limone e la vanillina. Sciogliete il burro a bagnomaria. Spezzettate 2/3 del pane e cospargetelo con 2/3 del latte caldo. Aggiungete anche 2/3 del burro sciolto. Mescolate gli ingredienti fino ad ottenere un composto cremoso. Scaldate il forno a 180°. Spennellate una pirofila con un po’ di burro fuso e versatevi la crema di pane. Livellatela con un cucchiaio inumidito. Adagiatevi sopra le fette di pane rimaste, sistemandole appena sovrapposte. Bagnate prima con il latte aromatizzato e poi con il rimanente burro fuso. Cospargete la superficie con l’uvetta strizzata. Infornate e cuocete il dolce per 30 minuti, fino a quando la superficie sarà ben dorata. Decorate con lo zucchero a velo.

“Non c’è cibo di re più gustoso del pane”, recita un antico proverbio. E si sa che i proverbi non sbagliano mai!

Marco Grilli





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