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Rassegna Etica

Argento Colloidale: curava più di 650 differenti malattie infettive

Di Valeria Bonora - 27 Gennaio 2015

argento colloidale

Al tempo dei Romani e dei Greci l’uomo si rese conto che le persone che utilizzavano utensili in argento erano meno soggetti ad infezioni e a malattie. La scoperta fu tramandata nei secoli attraverso le dinastie e le epoche storiche, ma solo i nobili avevano la possibilità di possedere questo metallo; l’argento veniva usato per forgiare posate, coppe, piatti e bicchieri e questo faceva in modo che piccole parti di argento finisse nell’organismo dando il caratteristico colore blu al sangue, da qui l’espressione associata ai nobili di “sangue blu“.
Prima del 1938, quando vennero introdotti i primi antibiotici, l’argento colloidale era il più efficace trattamento contro più di 650 differenti malattie infettive, veniva infatti usato contro:

Acne, artrite, ustioni, avvelenamento del sangue, cancro, candida albicans, colera, congiuntivite, cistite, difterite, diabete, dissenteria, eczema, fibrosi, gastrite, herpes, herpes zoster (fuoco di S.Antonio), impetigine, infiammazione della cistifellea, infezioni da lieviti, infezioni oftalmiche, infezioni dell’orecchio, infezioni alla prostata, infezioni da streptococchi, influenza, problemi intestinali, lebbra, leucorrea, lupus, malaria, meningite, morbo di Lyme (borelliosi), pertosse, piede d’atleta, polmonite, pleurite, reumatismi, riniti, salmonellosi, scarlattina, seborrea, setticemia, tumori della pelle, verruche, sifilide, tubercolosi, tossiemia, tonsillite, tracoma, ulcere.

Ma cos’è l’argento colloidale?

L’argento colloidale è una dispersione di particelle di argento in una soluzione acquosa, importante per determinare la qualità dell’argento colloidale è fondamentale la dimensione delle particelle, infatti più sono fini, maggiore sarà l’efficacia antibatterica; anche la concentrazione in ppm (parti per milione) è da tenere in considerazione, per avere un buon prodotto deve essere tra i 10 e 20 ppm, andare oltre significa rischiare di perdere l’efficacia in quanto le particelle tenderebbero all’aggregazione e quindi si avrebbe una sensibile riduzione dei benefici.

In Europa come negli Stati Uniti i prodotti a base colloidale sono vietati per uso interno per il pericolo di accumulo di nanoparticelle ma oggi ci sono delle forme complessate che una volta ingerito si dissolve e rilascia ioni argento che, svolta l’azione biocida, vengono poi espulsi dal corpo poiché si legano superficialmente con le proteine di trasporto, impedendo così l’accumulo.

L’argento colloidale interagisce con il DNA dei batteri bloccandone la replicazione e la riproduzione di informazioni genetiche; rende inattivi gli enzimi vitali dei microrganismi e li distrugge formando dei solfuri di idrogeno; blocca l’approvvigionamento energetico reagendo con i citocromi, indispensabili per la sopravvivenza degli agenti patogeni e provoca il distacco della membrana cellulare delle cellule batteriche e micotiche.

Il ricercatore biomedico Robert O. Becker dell’Università di Syracuse afferma che:

“L’argento stimola profondamente la guarigione della pelle e in altri tessuti soffici, in un modo diverso da ogni processo naturale conosciuto e uccide le più pericolose infezioni di tutti i tipi, inclusi i batteri e i funghi che ci circondano”. […] Quello che abbiamo fatto in effetti, è stato di riscoprire il fatto che l’argento elimina i batteri, come si è saputo per secoli.”

A cosa serve l’argento colloidale?

argento colloidale

L’argento colloidale stimola la crescita dei tessuti danneggiati e aiuta a ridurre le infiammazioni e le infezioni, inoltre aiuta a rinforzare le naturali difese del corpo se usato giornalmente, previene le influenze stagionali se preso come terapia di prevenzione e, dopo diversi studi e se complessato, sembra che non abbia effetti collaterali o tossicità. Può anche essere usato per depurare l’acqua in concentrazione di mezzo cucchiaio da cucina ogni 3,5 litri, dopo un’accurata rimescolata attendere circa 6 minuti prima del consumo.

L’assunzione di argento colloidale controllato non è legato alla patologia chiamata Agriria, di cui si è discusso per anni, che crea macchie grigiastre sulla cute, la patologia è causata dall’assunzione di altri tipi di argento magari preparati casalinghi che possono contenere sali d’argento.

In ogni caso è bene parlarne con un medico o un naturopata prima di intraprendere una cura, il quale saprà anche consigliarvi su modalità e quantità di assunzione.

Può essere usato sia per uso interno che esterno.

Il medico Larry C. Ford, del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia alla Scuola del Centro di Medicina delle Scienze per la Salute dell’Università californiana di Los Angeles, scrive:

“Le soluzioni d’argento sono antibatteriche per concentrazioni di 10 organismi per ml di Streptococcus pyogenes, Staphylococcus aureus, Neisseria genorrhoeae, Gardnerella, Vaginalis, Salmonella typhi e altri patogeni enterici, e funghicide per Candida albicans, Candida lobata.”

Usi alternativi per l’argento colloidale sono:

• Depurare l’acqua delle piscine
• Ottimo per curare le piante da muffe, funghi o parassiti, può essere sia spruzzato che aggiunto all’acqua di annaffiatura
• rinnova il legno eliminando la muffa
• può essere usato anche sugli animali e per sterilizzare lettiere e cucce
• disinfettare la frutta e la verdura prima del consumo.

In ogni caso consultare un medico prima dell’assunzione di qualsiasi prodotto naturale o meno, ci sono sempre rischi legati a patologie in corso o allergie.

Valeria Bonora





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