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Animali selvatici in difficoltà: linee guida per aiutarli

Di Daniela Bella - 18 Settembre 2014

animali selvatici in difficoltà

Come comportarsi quando si trova un animale selvatico in difficoltà

A quanti di noi sarà capitato, qualche volta, di trovare animali selvatici in difficoltà, o apparentemente abbandonati, e non sapere come comportarci. Lo prendo? Come lo prendo? Dove lo metto? Così gli dò da mangiare? Chi contatto?

Tutte domande lecite alle quali noi, oggi, vogliamo dare una risposta così da essere sempre pronti in situazioni del genere.

Anzitutto la prima cosa che bisogna sapere è che, quando ci troviamo di fronte un animale, prima di prenderlo dobbiamo osservarlo a distanza per un po’ di tempo, poichè non sempre si tratta di abbandono.

Molte specie animali, tra cui insetti, ragni, crostacei, rettili, uccelli e mammiferi, per esempio, si fingono morti o feriti per difendere sè o i propri piccoli da possibili predatori.

Piccoli uccelli, quali merli, civette, allocchi, invece, abbandona spontaneamente il nido quando ancora non sa volare bene e continua ad essere nutrita a terra dai genitori.

I cuccioli di cervidi (in particolare i caprioli) apparentemente abbandonati tra l’erba o il fogliame in realtà sono in attesa della madre che è andata a nutrirsi: non bisogna nè raccoglierli nè toccarli perchè l’odore dell’uomo indurrebbe la madre ad abbandonarli (questa precauzione è valida in genere per tutti i mammiferi che per il riconoscimento si basano sull’olfatto).

I cuccioli di mammifero, invece, possono essere lasciati soli dai genitori per diverse ore. In questo caso quindi bisogna osservarne l’eventuale stato di denutrizione ed il comportamento: agitazione, richiami insistenti ed angosciati.

Come vanno presi e dove vanno messi gli animali selvatici in difficoltà

animali-in-difficolta-poiana-feritaFatta questa premessa, vediamo come vanno catturati. Per grandi uccelli e piccoli e grandi mammiferi è indispensabile indossare guanti da lavoro robusti e usare un telo (un asciugamano o un plaid) con cui coprirli durante la cattura: questi accorgimenti sono importanti anzitutto perchè si tratta di animali che possono mordere, in secondo luogo perchè ne agevola la presa e li induce ad ad una maggiore tranquillità. Dopo averli coperti con il telo, poi, bisogna afferrarli con delicatezza ma in modo deciso: la presa sicura, infatti, impedisce all’animale di divincolarsi e farsi del male.

Inutile dire che questi accorgimenti non sono indispensabili se ci troviamo di fronte degli animali palesemente innocui, come piccoli uccelli, anfibi e ricci.

Una volta catturato l’animale, va posto in una scatola utilizzata per il trasporto, in attesa di consegnarlo a un personale autorizzato.

Come nutrire l’animale trovato

animali-in-difficolta-piccolo-di-merloMa andiamo ad una delle cose più importanti da sapere: bisogna nutrire l’animale? Se sì, con quali alimenti e con qualche frequenza?

Anche in questo caso bisogna partire da una premessa: se il lasso di tempo che intercorre tra la raccolta dell’animale e la consegna a personale autorizzato è breve (poche ore) non è necessario dargli da mangiare.

Al massimo, se si tratta di un animale adulto, è possibile mettere a sua disposizione un po’ d’acqua in un contenitore poco profondo. Se si tratta, invece, di un cucciolo di piccola taglia o di un nidiaceo, allora è meglio non mettere nulla perchè potrebbe annegare anche in poca acqua.

Se invece il lasso di tempo che intercorre tra la raccolta dell’animale e la consegna a personale autorizzato è più prolungato, allora si può provare a nutrirlo se questo da’ segni di essere affamato.

animali-in-difficolta-piccolo-come-nutrirliAnche in questo caso bisogna seguire una serie di accorgimenti. Anzitutto, per mangiare, gli animali hanno bisogno di luce: è quindi necessario aprire la scatola in alto ponendovi sopra una rete di plastica o di metallo oppure aprire la finestrella in basso purché l’animale non riesca a scappare.

Se vedete che l’animale non mangia spontaneamente, allora è meglio non forzarlo e portarlo al più presto presso un centro autorizzato.

Sia agli adulti sia ai piccoli non si deve mai somministrare latte. Per i volatili, come alimento “universale di emergenza”, si può usare omogeneizzato di manzo o carne tritata magra (tranne che per piccioni, tortore e anatidi per i quali è indispensabile consultare l’esperto).

Ma andiamo più nel dettaglio e vediamo che tipo di cibo possiamo dare agli animali che troviamo, con quale criterio e con quale frequenza.

Cominciamo dai VOLATILI.

Nidiacei

nidiacei

Cibo: è bene sapere che imbeccare un piccolo di uccello non è un’operazione semplice. Si può però ugualmente tentare. Normalmente i piccoli affamati richiedono il cibo spalancando il becco ad ogni minimo stimolo: è questo il momento in cui gli si somministrerà, con una siringa per insulina senza ago, del pastone per insettivori (vedi tabella che segue, al punto 4) o omogeneizzato di manzo ammorbiditi in un po’ d’acqua. Attenzione: la siringa dovrà essere inserita ben in fondo alla gola (in modo deciso ma delicato) per evitare che l’alimento entri nelle vie aeree soffocando il pulcino.

Frequenza dei pasti: se implume il piccolo andrà imbeccato ogni 10-15 minuti circa; se già coperto di piume ogni 30-40 minuti circa (dalle 7 del mattino alle 9/10 di sera).

Quantità per ogni pasto: somministrare piccole porzioni per volta (per evitare rigurgiti che potrebbero ostruire la trachea) e continuare fino a che il gozzo del pulcino non appaia pieno.

Bevande: dato che assumono con il cibo umidità sufficiente, non occorre dare loro da bere. Attenzione: somministrare acqua può essere pericoloso perché è facile che vada in trachea provocando affezioni, spesso mortali, alle vie respiratorie.

Piccoli di rondone

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Cibo: introdurre il più vicino possibile alla gola alcune tarme della farina (tenebrioni) o del miele (reperibili in negozi per animali o di pesca; vedi tabella che segue al punto 3). private della testa (che risulterebbe irritante per la gola dei pulcini).

Frequenza dei pasti: ogni mezz’ora se è molto piccolo; un’ora e mezza se è già grandicello (come per i nidiacei dalle 7 del mattino alle 9/10 di sera).

Quantità per ogni pasto: fino a che non appaiano tranquilli.

Bevande: come per i nidiacei.

Piccoli di rapace

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Cibo: avvicinare al becco dell’uccello piccoli pezzetti di carne cruda (manzo magro o coscia di tacchino): deve essere lui ad afferrare il cibo e inghiottirlo.

Frequenza dei pasti: 5/6 distribuiti nell’arco della giornata (si possono nutrire di giorno anche i piccoli di rapace notturno).

Quantità per ogni pasto: fino a che non appaiano tranquilli.

Bevande: di norma non è necessario dare loro da bere, ma si possono leggermente inumidire i bocconi di carne.

Piccoli di uccelli acquatici

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Cibo: somministrare omogeneizzato di manzo o di pesce in piccole porzioni con una siringa da insulina se il soggetto è di piccola taglia (come il martin pescatore); porzioni e siringa un po’ più grandi se il soggetto è di taglia maggiore.

Frequenza dei pasti: 5/6 distribuiti nell’arco della giornata.

Quantità per ogni pasto: fino a che non appaiano tranquilli.

Bevande: dato che assumono con il cibo umidità sufficiente non occorre dar loro da bere.

Vediamo nello specifico qual è il cibo preferito o alternativo per categoria di animale.

Svassi e Strolaghe, Sule, Cormorani, Aironi, Cicogne: pesce crudo o carne a strisce

Falco pescatore: pesce crudo, spesso accettato solo se vivo o carne cruda

Gallinelle, Porciglioni, Folaghe e altri rallidi: carne o pesce crudo in piccoli pezzi o granaglie

Trampolieri (uccelli di palude dalle zampe lunghe): carne e pesce crudi in piccoli pezzi, vermi marini, lombrichi, larve della farina e di mosca

Gabbiani e Sterne: carne e pesce crudo o pane, pasta ecc.

Urie, Pulcinella e Gazze marine: pesce crudo

Martin pescatori: pesciolini crudi o carne cruda in piccoli pezzi

Oche, Cigni e Anatre: miscela di granaglie o farinacei

Galliformi come Fagiani, Quaglie e Pernici: miscele di granaglie

Rapaci diurni: carne cruda, quaglie d’allevamento

Gufi, Civette e altri rapaci notturni: carne cruda, quaglie d’allevamento

Cuculi: carne cruda in piccoli pezzi, larve della farina

Tortore, Piccioni ecc.: miscela di granaglie o pane e briciole

Upupe e Picchi: carne cruda in piccoli pezzi, larve di mosca e tenebrionidi

Rondoni, Succiacapre: carne cruda, pastoni per insettivori

Passeriformi insettivori Allodole, Rondini, Ballerine, Averle, Storni, Capinere e altri; Silvie, Pettirossi, Merli, Tordi, Regoli e Luì, Balie, Saltimpali, Usignoli, Scriccioli, Cince ecc.: larve di mosca e tenebrionidi per i più grossi, pastone per insettivori, pezzettini di carne cruda talora frutta fresca

Passeriformi granivori Passeri, Fringuelli, Cardellini, Zigoli ecc. e anche Tordi, Merli, Pettirossi ecc.: miscela di granaglie, pastone per granivori, per alcuni anche pastone per insettivori, frutta fresca

Passeriformi onnivori Gazze, Corvi, Ghiandaie, Cornacchie, Gracchi ecc.: carne cruda, granaglie, pastone o pane, pasta, frutta

Passiamo ora ai MAMMIFERI.

Cuccioli di mammiferi

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Piccoli cuccioli di mammiferi, quali ad esempio piccoli di cervidi, ricci, lepri, volpi, ghiri, scoiattoli, faine, pipistrelli, ecc., richiedono richiedono cibi particolari e differenziati da somministrare con biberon adatti ad ogni tipo di animale.

In questo caso, dunque, è indispensabile, in questi casi, mettersi in contatto con il personale esperto.

Mammiferi adulti

capriolo

Va sempre messa a disposizione dell’animale dell’acqua in un basso recipiente.

Vediamo, invece, il cibo preferito o alternativo per categoria di animale.

Volpe: carne cruda, quaglie d’allevamento e frutta o mangime per cani

Pipistrelli: insetti, larve, e carne cruda

Faine e Donnole: carne cruda e quaglie d’allevamento mangime per gatti

Riccio: chiocciole, insetti, carne cruda e uova o mangime per gatti

Cinghiale: carne, farinacei, frutta e verdura o pane, pasta ecc.

Caprioli, Daini ecc.: fieno, foraggio

Altre osservazioni da tenere a mente sul cibo somministrato all’animale

• Per carne cruda si preferisca muscolo, cuore o macinato.

• Per pesce crudo si intende sia di mare che di acqua dolce, fresco (meglio) o scongelato; se offerto intero va presentato dalla testa.

• Le larve di mosca e della farina (tenebrionidi) vanno decapitate perché da vive potrebbero irritare e lesionare la mucosa gastrica (possono essere acquistate in negozi di articoli per animali).

Pastoni per granivori e insettivori possono essere acquistati in negozi di articoli per animali.

• Salvo per i rapaci che sono abili nel dilaniare la carne, è importante che le dimensioni dei pezzi di carne o di pesce, le larve di mosca e i tenebrionidi siano di taglia idonea a poter essere inghiottiti interi come in uso presso la maggioranza delle specie di uccelli.

• L’offerta di quaglie o pulcini d’allevamento interi, come anche colli e teste di pollo ai rapaci diurni e notturni, è consigliata per arricchire la dieta.

Ricordiamo che quelle che lasciamo sono solo delle linee guida, ma prima di procedere con qualunque operazione sarebbe importante mettersi in contatto con un esperto, ma sopratutto contattare il centro autorizzato della zona specializzato nella cura del tipo di animale in questione.

Ringraziamo il sito Associazione WWF Livorno per le preziose e utilissime informazioni.





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