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Tronchetto della felicità: pianta dalle mille virtù!

Di Valeria Bonora - 20 Agosto 2014

Dracaena- tronchetto della felicità

Il tronchetto della felicità conosciuto anche col nome di Dracaena o Dracena, è una pianta d’appartamento appartenente alla famiglia delle Liliaceae, è una pianta molto semplice da mantenere ed è anche molto ornamentale.

La Dracaena è una pianta originaria dell’Africa tropicale e dell’Asia, e ci sono molteplici specie tra cui le più conosciute sono:

La Dracaena deremensis originaria di Derema, nell’Africa orientale, rimane più piccola rispetto alle altre specie e le sue foglie hanno delle bande bianche ai lati o al centro delle foglie.

La Dracaena Draco è originaria delle Canarie, viene molto grande, con foglie carnose e di un verde scuro.

La Dracaena fragrans che è quella più comune, che viene chiamata tronchetto della felicità proprio per la sua caratteristica del tronco spoglio e un ciuffetto di foglie verde chiaro striate di giallo.

La Dracaena godseffiana che diversamente dalle altre ha una struttura a cespuglio e le sue foglie sono verdi puntinate di bianco.

La Dracaena marginata è una pianta originaria del Madagascar, con foglie fitte anche nella parte bassa del tronco e che cadendo lo lasciano segnato. Il tronco e le foglie sono molto sottili così anche come le foglie

La Dracaena sanderiana è originaria dell’Africa tropicale (Congo), presenta foglie larghe su un fusto sottile, di colore verde chiaro striate di larghe bande bianche. Non viene molto alta.

varietà di dracaena

Per mantenere una dracaena in perfetta salute, non bisogna mai esporla al freddo, mantenere l’ambiente caldo e umido è l’ideale per vederla crescere al meglio. Attenzione anche alle correnti d’aria. Le foglie vanno pulite dalla polvere con un panno umido, vanno bene anche delle doccette d’estate, ma attenzione a non lasciare ristagni d’acqua nel vaso.

Se l’ambiente è molto secco, in estate, bisognerebbe nebulizzare le foglie e il tronco con uno spruzzino, mentre in inverno va bagnato solo quando il terreno inizia ad asciugarsi.

Il rinvaso va fatto generalmente ogni due anni, ma alcune varietà crescono talmente in fretta che necessitano di un rinvaso più frequente. La terra ideale è composta da torba e pezzetti di coccio per drenare il terreno in modo che non ci siano ristagni. La concimazione avviene in primavera, attraverso l’acqua di annaffiatura, ma le quantità devono essere molto ridotte rispetto a quelle indicate.

Se per caso abitate in un posto caldo e umido tutto l’anno e la vostra pianta è all’esterno nel terreno, potrete avere l’onore di vederla fiorire in estate, con dei bellissimi fiorellini color panna. In vaso difficilmente fiorisce.

La manutenzione è semplice, quando le foglie seccano si staccano tagliando con una forbice per non “strappare” il tronco. Se volete moltiplicare il vostro tronchetto della felicità potete effettuare una talea: in primavera tagliate un ramo laterale di 10 cm e ripiantatelo in un vaso nuovo, piccolo e magari trattato con un prodotto per la radicazione (anche se non è indispensabile). Per favorire l’ambiente umido inserite nel vaso tre bastoncini e copritelo con una plastica trasparente. Va tenuto alla luce a non al sole, al caldo e aperto ogni giorno per controllare l’umidità. Appena spunteranno le nuove foglie il tronchetto sarà pronto per vivere al di fuori del suo involucro.

Se le foglie del vostro tronchetto iniziano a scolorirsi, ingiallirsi e a crescere poco, vuol dire che alla pianta manca dell’azoto, bisogna aggiungerne piccole quantità con il concime.

Se le foglie ingialliscono tanto, forse la pianta riceve troppa luce, tagliate le foglie secche e posizionatela in ombra.

Se usate troppo concime potreste avere delle macchie brune sui margini delle foglie.

tronchetto della felicità

Controllate periodicamente la presenza di afidi, le foglie si accartocciano, si deformano e ingialliscono. Potete eliminarli con dei prodotti biologici come il piretro oppure lavateli via con una doccia delicata poi spruzzate sulla pianta una soluzione di acqua mescolata con alcune gocce di sapone per i piatti e un cucchiaino di olio di neem.

Se notate delle palline pelose bianche allora il vostro tronchetto è stato colpito dalla cocciniglia. Di solito si trovano all’attaccatura della foglia al tronco. Potete eliminarle meccanicamente pulendo con un panno umido cercando di non rompere la foglia, magari con una soluzione di acqua e sapone di marsiglia.

Se per caso una foglia si rompe e trovate in terra delle macchie rosse, non preoccupatevi, questa è la caratteristica della linfa della Dracaena che una volta ossidata diventa rossa, da qui il suo nome che deriva dal greco drakaina cioè drago.

Attenzione perché la Dracaena è una di quelle piante considerate tossiche per alcuni animali, quindi è meglio tenerla in un posto dove cani e gatti non possano arrivare.

Dracaena: ma perché è chiamata il Tronchetto della Felicità?

Questa pianta è famosa per la sua capacità di assorbire anidride carbonica ed emettere ossigeno, questo rende l’aria più respirabile, allevia quindi la pesantezza dell’aria stagnante e di conseguenza allevia dolori di testa e aumenta la produttività e l’attenzione.

Inoltre assorbe umidità, rimuove il benzene, la formaldeide, il toluene e lo xilene che sono sostanze che dalle sigarette, dalle vernici e dallo smog possiamo trovare nell’aria che respiriamo e che possono procurare asma, giramenti di testa, sonnolenza, aumento del battito cardiaco, tremori e irritazioni cutanee.

Comunque il tronchetto della felicità si chiama così perché è una pianta in grado di eliminare l’ansia, lo stress e la tristezza dalla casa in cui si trova!!

 





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