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Vegetarismo e Veganismo

Monte S. Pietro, prima malga vegetariana del Trentino Alto Adige

Di Daniela Bella - 25 Luglio 2014

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Malga Monte S. Pietro, una malga alternativa.

Con il termine malga si fa riferimento a quella costruzione rustica alpina adibita ad abitazione per i pastori nel periodo comprendente anche la stalla per le bestie e la casera per la lavorazione del latte.

Ma Alexander Bisan ha voluto osare proponendo un’altra versione della malga: quella vegetariana.

La sua, senza ombra di dubbio, è una decisione coraggiosa, alternativa e controcorrente, soprattutto perchè ci troviamo in Trentino-Alto Adige, patria dello speck e paradiso dei cacciatori.

Il suo motto è “La natura guarisce“: sì, perchè per lui servire la carne è discutibile da un punto di vista ecologico e da un punto di vista morale, poichè contraddice il principio di onorare e rispettare tutti gli esseri viventi dell’universo. Non un piatto di carne, dunque, bensì quella che Bisan vuole servire a tavola è una “coscienza pulita“.

Il suo obiettivo, infatti, è quello di valorizzare i prodotti della nostra terra, prodotti che vanno al di là del consumo della carne. Piatti salutari, biologici, di stagione, preparati con ingredienti a km zero, provenienti in gran parte da agricoltura biologica e dal commercio equosolidale.

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Alcuni piatti serviti alla malga.

Tagliatelle al pesto di erbe aromatiche, polpette al farro, gnocchi alle ortiche e agli spinaci selvatici, sono tra i prodotti proposti da Bisan.

Il pane è sempre fresco e autoprodotto. Non mancano poi torte e dolci appena sfornati: cremose, dolci, alla frutta, alle noci, alla cioccolata. Insomma, la scelta è davvero ampia.

Per chi ha voglia di qualcosa di fresco non mancano sciroppi dissetanti alla melissa, al sambuco e alla menta, che vengono creati da piante raccolte a mano. I tè alle erbe di ogni tipo rinvigoriscono, rilassano, curano e rinfrescano.

Molti prodotti sono senza lattosio e produciamo alimenti con vari tipi di farine.

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Alexander Bisan presenta la sua malga.

Ecco come Bisan presenta la sua Malga Monte S. Pietro:

“Assopita Berta getta uno sguardo al sole di mezzogiorno e rumina, biascicando con piacere, il suo pasto a base di erba. Con un abile colpo di coda scaccia via alcuni ronzanti guastafeste. Dagli escursionisti che oltre la staccionata aspettano affamati riuniti davanti ai tavoli di legno e dagli schiamazzi dei bambini soddisfatti non si fa certo distrarre nella sua imperturbabile serenità. Berta, in generale, vanta un carattere molto tranquillo. Sa infatti che alla Malga M. S. Pietro non le può accadere niente. Qui non si mangiano le mucche.

Una malga vegetariana? Una malga dove manca il gulasch, senza canederli allo speck? Suona azzardato. Va certamente contro ogni aspettativa. Difficile evitare l’uno o l’altro brontolio di un appassionato di mountain bike che, alla ricerca di un succulento arrosto di manzo per placare la sua fame da lupi, sfoglia selvaggiamente il menu.

Eppure, guardando meglio le pietanze proposte, al ciclista non può che venire subito l’acquolina in bocca. Tagliatelle al pesto di erbe aromatiche, polpette al farro, gnocchi alle ortiche e agli spinaci selvatici. Non esattamente quello che si trova in tavola ogni giorno. Nello stesso istante la sua coscienza da sportivo gli sussurra qualcosa: fai del bene sia alla tua salute che alla tua forma fisica.

A partire dal 2013 Alexander, il gestore della Malga M. S. Pietro, si è deciso per un’offerta culinaria priva di carne. ‘Il servire carne in grandi quantità è discutibile da un punto di vista ecologico e per me insostenibile a livello morale’, spiega Alexander. ‘Inoltre è per me un onore poter sorprendere i miei ospiti con alcune particolarità e viziarli con piatti salutari. Nel servire voglio avere la coscienza pulita’.

Nella cucina della Malga M. S. Pietro trovano per lo più utilizzo prodotti regionali. I prodotti, spesso biologici, sono sempre di stagione. Dolci fatti in casa, pane appena sfornato, tè alle erbe raccolte personalmente a mano, alla Malga M. S. Pietro c’è di tutto. Tutto, ma, appunto, non la carne.

La prima malga vegetariana di tutto l’Alto Adige. Berta e le sue amiche sanno apprezzarlo. Così come tutti coloro che, oltre a essere escursionisti, sono anche dei buongustai. Buon appetito!”

Monte S. Pietro, la prima malga vegetariana del Trentino-Alto Adige

Le attività proposte dalla malga.

Oltre a gustare un’ampia scelta di piatti vegetariani e vegani, la malga propone ai suoi turisti molte attività ludiche e didattiche per scuole, gruppi e famiglie. Giochi d’avventura, la possibilità di dormire sotto il cielo stellato, imparare a conoscere la natura sfruttando i sensi (quali l’udito e la vista), preparare insieme dei canederli, costruire degli IGLU adatti anche al pernottamento.

Durante l’arco dell’anno, inoltre, ci sono varie possibilità per partecipare ad una cerimonia della capanna sudatoria.

La Malga M. S. Pietro si trova a Pietralba, in provincia di Bolzano. Da Pietralba, una comoda strada forestale, percorribile anche con il passeggino, porta alla malga in 35-40 minuti. Pietralba è facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici da Bolzano o da Egna-Ora.

Tutte le informazioni relative alla malga potete trovarle sul sito ufficiale.

[Fonte: www.naturheilt.it]





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