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Fido, il cane che aspettò il suo amico come fece Hachiko

Di Valeria Bonora - 11 Giugno 2014

Hachiko è un film con Richard Gere dove il protagonista è un cane Hakita, una razza giapponese di cani da lavoro, utilizzati sia per la guardia che per la caccia, che dopo la morte del suo padrone aspetta invano il suo ritorno alla stazione del paese. In questa storia, è Fido ad aspettare invano il padrone alla fermata dell’autobus di Luco del Mugello, nel comune di Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze.

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La storia comincia nel 1941 quando il signor Carlo Soriani trova in un fosso un cucciolo ferito, lo adotta e lo chiama Fido. Ovviamente nasce una grande amicizia, quell’amicizia che solo un cane riconoscente sa donare, tanto che Fido accompagna tutte le mattine Carlo alla Piazza centrale di Luco del Mugello per prendere la corriera per andare a lavorare alle Fornaci Brunori di Borgo San Lorenzo.

Una volta che Carlo sale sul bus, Fido torna a casa per poi tornare alla sera ad aspettarlo alla fermata del pullman. Il 30 Dicembre 1943 il destino vuole che Carlo cada vittima dei bombardamenti subiti dalle Fornaci Brunori… Ma a Fido non si può spiegare la guerra… e Fido come ogni sera attende la corriera e il suo amato amico.

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Per 14 anni Fido ogni sera si è recato alla fermata del bus speranzoso di vedere apparire il volto del suo amico, cosa che non sarebbe mai potuta accadere.
E se c’è ancora qualcuno che ha dei dubbi sul fatto che gli animali provino dei sentimenti, abbiano un’anima… direi che questo è il momento buono pre ricredersi.
Il sindaco di Borgo San Lorenzo fu talmente addolorato dalla storia di Fido che esentò Fido per la tassa sul possesso dei cani e lo autorizzò a girare senza museruola, e il 9 Novembre 1957 gli consegnò una medaglia d’oro, durante una cerimonia alla quale partecipò la vedova dell’amico di Fido, la signora Soriani.
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Inoltre nella centrale Piazza Dante di Borgo San Lorenzo fece erigere una statua in onore di Fido e della sua fedeltà dallo scultore Salvatore Cipolla. L’opera però venne distrutta, era realizzata in maiolica, così fu sostituita da una in bronzo.
 “Monumento al cane Fido”

“Monumento al cane Fido”

Fido morì il 9 giugno 1958 e fu sepolto all’esterno del cimitero comunale dove riposa il suo amico Carlo Soriani.

Il 22 Giugno, Walter Molino firma la copertina de “La Domenica del Corriere” dedicata a Fido.

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La Domenica del Corriere
22 Giugno 1958
La morte del cane Fido: E’ morto Fido. Il cane, al quale era stata assegnata una medaglia d’oro ed eretto un monumento, è morto. La sua storia è quanto mai commovente. Nel 1943 perse il padrone, vittima di un bombardamento aereo. Per quattordici anni, tutte le sere, la brava bestiola si recò ad attendere la corriera che solitamente riportava il suo amico a Luco di Mugello e si fermava finchè non c’era più speranza di vederlo. Da qualche tempo, stanco e deperito, aveva sospeso le visite. L’altro giorno, presentendo la fine, volle recarsi all’ultimo appuntamento. Due ragazzi trovarono il suo corpo inerte sulla strada.



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