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Il Cucciolo che Non Vuole Lasciare la Mamma Morta [Video]

Di Valeria Bonora - 15 Maggio 2014

Incurante del freddo e dei predatori della notte, un cucciolo di elefante veglia il corpo della madre morta.

Un dramma emotivo per il piccolo di cinque mesi ritrovato a Samburu, nel Kenya settentrionale. Preoccupati per la sua sicurezza, i detentori del David Sheldrick Wildlife Trust (DSWT), Kenya Wildlife Service e Save the Elephants hanno lavorato tutta la notte per catturare il piccolo che ostinatamente si rifiutava di lasciare il corpo della madre.

Era da un po’ che seguivano l’elefantessa col suo piccolo, la madre è stata male una settimana prima di morire.

I veterinari sono stati in grado di tranquillizzare il piccolo solo nelle prime ore del mattino, per poi portarlo alla pista di volo di Samburu. Un team specializzato è arrivato in volo appositamente per preparare il cucciolo per il volo verso la sua nuova casa, il David Sheldrick Wildlife Trust Elephant Orphanage che si trova nel Parco Nazionale di Nairobi, l’unico del suo genere in Kenya e accoglie gli elefanti da tutto il paese.

Dopo il volo, il cucciolo era gravemente disidratato ma i guardiani del rifugio lo dissetarono con un po’ di latte e acqua, e alcuni degli altri 30 orfani sono stati fatti avvicinare per accogliere e confortare il nuovo arrivato, che è stato chiamato Sokotei.

Nonostante lo shock del viaggio e del suo nuovo ambiente, Sokotei ha fatto subito nuove amicizie.
Il direttore del DSWT Rob Brandford racconta:

Il salvataggio di Sokotei era una battaglia contro il tempo per tenerlo al sicuro. Per tutta la notte, le squadre di Save the Elephants e il David Sheldrick Wildlife Trust sono rimaste lì per sostenere il giovane elefante, è stata una lunga notte lottando per tenerlo al sicuro dai predatori che cercavano di catturarlo.
Solo, era estremamente vulnerabile, ma la pioggia e il fatto che lui fosse un animale selvatico ha fatto si che dovessimo aspettare fino al mattino, quando tutti si svegliarono molto presto e si prepararono ad affrontare il salvataggio.
Una volta che Sokotei sarà abbastanza grande andrà in uno dei centri di reinserimento, avrà il tempo di uscire nella boscaglia per incontrare altre mandrie, imparare quale è il cibo sicuro ed imparare ad essere un elefante selvaggio
Può essere un processo lungo, dipende dall’età del cucciolo. Se è molto giovane e non ha memoria della vita selvatica, allora ci vorranno circa sette-otto anni prima che siano in grado di sopravvivere in natura.

L’anno scorso, quasisono stati salvati, i numeri purtroppo sono in aumento ogni anno, come conseguenza dell’aumento del bracconaggio, che significa che ci saranno più orfani…

L’autopsia di Cherie, la mamma di Sokotei, ha rivelato che l’elefante è morto a causa di una grave infezione interna causata da una torsione intestinale.

Per seguire Sokotei e gli altri animali salvati visitate www.sheldrickwildlifetrust.org

Una curiosità: Si pensava che fosse solo una leggenda il fatto che gli elefanti potessero piangere, ma nel corso degli ultimi anni si è scoperto che essi elaborano il lutto e molto probabilmente non è tutta leggenda il fatto che possano piangere.

Il video mostra il salvataggio di Sokotei, guardate al minuto 3.15 la dolcezza dell’elefantino che viene dissetato con dei grossi biberon!

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