Animalismo
Primo piano

Il WWF e i fumettisti insieme per salvare l'orso

Di Valeria Bonora - 12 Aprile 2012

“Orsi tra le nuvole” è il titolo di questa bellissima iniziativa che porta il WWF ad avvicinarsi ai più grandi fumettisti italiani per far conoscere l’orso bruno.
Attraverso i fumetti il WWF vuole raccontare la vita di questo grande animale minacciato di estinzione in entrambe le popolazioni a causa della difficile convivenza con l’uomo: sono 30-40 gli orsi sulle Alpi e 40-50 quelli sugli Appennini. 10 i fumettisti impegnati in questa mostra presentata oggi a Pescara e che sarà in esposizione dal 13 al 19 aprile nella sala espositiva del Comune di Teramo, tra ai più famosi possiamo trovare Milo Manara, Giacomo Bevilacqua, Bruno Bozzetto ma anche Stefano Casini, Emanuele Di Dio, Carmine Di Giandomenico, Corrado Mastantuono, Paolo Moisello, Davide Toffolo e Stefano Turconi
A questi straordinari fumettisti si è aggiunto Marco Preziosi, un disegnatore naturalistico che ha fatto incontrare l’Orso con uno dei personaggi a fumetti più famosi, l’uomo ragno (Spiderman).
Le tavole servono per raccontare avventure attendono l’orso al risveglio dal letargo durante la tarda primavera: dalla ricerca del cibo, alla stagione dell’amore fino agli occasionali incontri con l’uomo.
In tutte le tavole i bellissimi disegni sono accompagnati da splendide frasi di autori famosi come Dino Buzzati o Ernest Hemingway.
Qui sotto vediamo la tavola di Milo Manara intitolata ‘l’orsa’.


 
Uno dei fattori maggiori di minaccia alla specie è il bracconaggio, ma c’è anche l’aspetto territoriale in quanto l’habitat dell’orso bruno è sempre più frammentato e le occasioni di ‘incontro-scontro’ con l’uomo si verificano sempre maggiormente sopratutto quando l’orso alla ricerca di cibo e si imbatte sempre di più nelle attività zootecniche che hanno invaso il suo territorio e le sue aree di caccia.
Se qualcuno di voi dovesse imbattersi in uno di questi splendidi esemplari sarebbe meglio seguire queste linee guida per evitare guai.
RICORDATE CHE

  • L’orso non attacca se non è provocato
  • Se l’orso si alza in piedi e annusa è solo per valutare meglio la situazione, non per manifestare aggressività.
  • L’eventuale atteggiamento aggressivo o minaccioso ha lo scopo di intimidire e allontanare.
  • Raramente si possono verificare “falsi attacchi” che non portano a un reale contatto.

COSA POSSIAMO FARE

  • Rimanere sul posto e godersi la vista senza cercare di avvicinarsi, magari per scattare delle foto, se si avvista da lontano
  • Far notare la propria presenza, parlando ad alta voce, se si avvista da vicino
  • Allontanarsi velocemente, senza correre, lasciando sempre una via di fuga all’orso.
  • Se l’orso manifesta un atteggiamento minaccioso, si suggerisce di mettere qualcosa davanti a sé, come lo zaino e allontanarsi senza correre.

Ed ecco cosa sta facendo il WWF per arginare il problema degli incontri:
“A partire dal mese di aprile – dichiara Massimiliano Rocco, Responsabile del Programma Specie, TRAFFIC & Foreste del WWF Italia – il WWF ricomincia ad accogliere le richieste di allevatori, apicoltori, agricoltori per la cessione a titolo gratuito di recinzioni elettrificate mobili, ma da quest’anno cominceremo anche a sistemare sperimentalmente recinzioni elettrificate fisse. Come stanno dimostrando i primi dati delle analisi promosse dal WWF Italia nell’ambito del LIFE sull’uso delle recinzioni elettrificate come strumento di prevenzione, i risultati sono più che incoraggianti e molti dei danni possono essere risolti con queste semplici misure di prevenzione e una più attenta e responsabile gestione dei nostri allevamenti”.
 
 





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