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Elioterapia: ecco perchè l'esposizione al sole ci fa stare bene

Di Lorenzo Guaia - 12 Marzo 2015

elioterapia

Depressione, ansia, insonnia, spossatezza, irritabilità, malinconia sono alcuni dei sintomi vissuti oggi da almeno il 30% della popolazione. Ma nonostante siano diventati un grosso problema generalizzato, questi problemi, denominati dalla scienza con il termine di Disordini affettivi Stagionali, non sono curati come si deve, anzi, a causa di disinformazione e negligenza, ci si affida troppo spesso a farmaci improbabili e/o dannosi.

Eppure con qualche conoscenza in più, e soprattutto con qualche cambiamento dello stile di vita, questi problemi sono facilmente risolvibili.

Per comprendere meglio perchè lo stile di vita è così importante, possiamo analizzare il termine “malattia”. Esso deriva dal latino Malus che significa cattivo, dannoso, e più in senso generale negativo. Negativo è il modo più semplice per definire mancanza di energia, cioè mancanza di luce. Ne abbiamo la conferma dal termine “salute” che risale a “Sat lux” cioè “abbastanza luce”.

Abbiamo quindi compreso che è l’esposizione alla luce che determina la nostra salute. I benefici che questa terapia naturale preventiva e curativa apporta all’organismo sono numerosi, in funzione dell’intensità con la quale il calore irradiato dal sole interviene sul corpo umano.
La sensazione di benessere e di calore, indotta dall’esposizione alla luce solare, è il risultato di una complessa interazione che coinvolge tutti i sistemi fisiologici e tutte le loro diverse attività (dopo un “bagno di sole”, ad esempio, vengono avvertiti rilassamento muscolare ed una maggiore mobilità delle articolazioni).

luce

In effetti, la scienza riconosce che con l’elioterapia (anche detta fototerapia) si ha:

1) Aumento del metabolismo e del benessere neurovegetativo (regolazione ritmi circadiani del sonno e della veglia)

2) Produzione di melanina, e conseguente miglioramento delle funzioni epidermiche, con diminuzione delle patologie connesse (eczemi, psoriasi ecc)

3) Produzione e attivazione di vitamina D e di seratonina

4) Assorbimento del calcio a livello osteo-articolare, con benefici alle artrosi ecc.

5) Miglioramento delle funzioni circolatorie (chimica del sangue) e dell’ossigenazione, con beneficio al tono muscolare

6) Aumento delle funzioni di traspirazione, con effetto disintossicante

Va precisato però che i benefici dipendono non solo dalla durata dell’esposizione solare ma anche a seconda dell’età. Ad esempio, il fabbisogno di vitamina D dopo i cinquant’anni è quasi il doppio rispetto alla giovane età. Per procurarsela, durante la bella stagione, ci vorrebbe un’esposizione solare di almeno 40 minuti al giorno, che sono sufficienti a costituire una riserva per i mesi invernali.

La pratica dell’elioterapia necessita però di cautela, in quanto con l’esposizione eccessiva alle radiazioni solari UVA si può incorrere in gravi effetti collaterali. Infatti, la radiazione ultravioletta invisibile è anche responsabile di molti cambiamenti indesiderati della pelle, invecchiamenti precoci, e perfino formazione di melanomi.

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L’elioterapia è controindicata in caso di:

1) Ipertiroidismo: poichè l’aumento delle funzioni metaboliche, con produzione ormonale, può favorire l’insorgenza di disturbi come tachicardia o svenimento.
2) Fragilità capillare e vene varicose: poichè il calore stimola la vasodilatazione
3) Ipertensione, arteriosclerosi, scompenso cardiaco
4) Malattie epatiche e renali croniche

Oltre a questo, va ricordato che l’esposizione solare non va d’accordo con l’assunzione di alcuni farmaci, come gli antibiotici, gli immunosoppressori e gli antimicotici. Quindi leggere sempre il bugiardino per informarsi correttamente se i farmaci possono indurre fotosensibilità, o reazioni fototossiche.

Infine, mi si permetta di accennare brevemente ad un altro tipo di “luce” (o meglio energia), quella contenuta in tutti gli alimenti vivi, cioè vegetali. Questo tipo di energia altro non è che informazione e/o vibrazione, della quale sono ricchi gli alimenti solari, con particolare riferimento alla frutta, come rilevato dagli studi di Andrè Simoneton, Louis Kervran e George Lakhovsky. In breve, questi studiosi correlavano la quantità d’energia contenuta negli alimenti ad una loro specifica lunghezza d’onda, corrispondente a volte in specifici colori, e misurabile in Angstroms, o con la cromotografia. Da qui l’esistenza e la classificazione di alimenti superiori, ad alta energia, di sostegno, inferiori e morti, con energia vitale scarsissima.

In conclusione, non siamo fatti per essere segregati tutto il giorno nelle case, uffici, fabbriche o auto, ma per immergerci e vivere nella natura, che è il nostro vero ambiente.

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Per approfondimenti sull’elioterapia classica , ci sono due libri molto interessanti, entrambi di “Edizioni il punto d’incontro”:
– “Il sole che guarisce”, di Jorg Spitz e William B. Grant – testo che descrive tutte le proprietà miracolose della vitamina D,
– “Luminoterapia”, di Marie Pier Lavoie – che analizza tutta la sintomatologia ed i rimedi per il Disturbo Affettivo stagionale.

Per informarsi sulla radianza vitale dei cibi:
“Radiations des aliments: ondes humaines et santè” di Andrè Simoneton – ed- Le courrier du livre
“La vita segreta delle piante”, di Peter Tomkins e Christopher Bird – ed. Il saggiatore

Lorenzo Guaia





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