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Anche la Danimarca dice NO al Foie Gras [Video]

Di Valeria Bonora - 23 Gennaio 2014

La mostruosità della produzione del foie gras sta smuovendo gli animi, forse arriveremo al punto che il patè di fegato d’oca diventerà un piatto BANDITO da tutti i ristoranti del mondo, da TUTTE le tavole del mondo. Perchè una cosa è mangiare la carne, un’altra è torturare gli animali per mangiarne una piccola parte solo per godere di un cibo fatto di sofferenza, malattia e morte.

La catena di supermercati danesi Superbest ha deciso di rimuovere il foie gras dai suoio scaffali dopo l’inchiesta dello scorso novembre dalla associazione e L214 che mostra le condizioni di alimentazione delle anatre nelle aziende Vandea che riforniscono l’azienda Ernest Soulard.

Superbest, che dispone di 220 negozi in tutto il paese, si è unito alle altre catene della grande distribuzione danese già impegnate a non vendere foie gras, che sono 7-Eleven, Aldi, Bilka, Dagli’ Brugsen, Fakta, Føtex, Irma, Kiwi Minipris, Kvickly, Lidl, Magasin – Mad & Vin, Netto, Nemlig.com, Rema 1000, Salling, Spar, SuperBest, Superbrugsen, Løvbjerg.

Associazione danese per la protezione degli animali Anima spiega che si tratta di un passo “storico”.

L’ indagine di L214 pubblicata il 6 novembre ha avuto grande eco in Danimarca: il famoso chef Thomas Rode ha immediatamente interrotto le forniture da parte della società contestata e ha rimosso in modo definitivo il foie gras dal menù del suo ristorante. Dopo di lui, più di 20 ristoranti danesi hanno eliminato il foie gras dal loro menù negli ultimi due mesi: qui trovate il link al sito di Anima dove troverete l’elenco dei ristoranti che hanno detto BASTA al Foie gras –> Lista ristoranti

Il video sondaggio mostra le anatre bloccate giorno e notte in gabbie metalliche individuali che non permettono movimenti anzi che procurano ferite agli animali quando tentano di muoversi. Vengono “riempite” a catena con una pompa idraulica, gli animali lottano per respirare, alcuni soffrono di infezioni o muoiono. I cadaveri si trovano sulla recinzione e il piumaggio è colorato dalla poltiglia che devono ingerire a forza.

Queste immagini avevano convinto lo chef Joël Robuchon di sospendere il suo rapporto d’affari con la società Ernest Soulard, mentre Alain Ducasse, anche lui identificato come cliente, non ha ancora comunicato la sua decisione.

Brigitte Gothière, portavoce di L214, spiega: “in Danimarca, come in altri paesi dove il clamore non è dilagante, il foie gras è visto così come è: un prodotto eticamente discutibile tanto da essere rimosso dalla vendita. Le immagini investigative che mostrano la realtà del “gavage” sollevano indignazione e sono fondamentali al processo decisionale dei ristoranti.

Video investigazione:

[Fonte contenuto e immagini StopGavage.com]
Anche Gordon Ramsey dice no al foie gras leggi qui –> Foie gras: la crudeltà servita in tavola. Gordon Ramsay blocca gli ordini
La denuncia di Animal Equality –> Foie gras: Animal Equality ne denuncia l’orrore
 
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