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Caffè verde: ultima tendenza per il controllo del peso

Di Maria Galanti - 7 Gennaio 2014
Tanto si sente parlare in quest’ultimo periodo di Caffè verde, soprattutto in riferimento alla riduzione del peso corporeo.
Ma è “veramente vero”? Perché e come può contribuire alla riduzione dei chili di troppo? Proviamo a capirlo insieme. L’estratto dei chicchi di caffè verde, quelli non tostati per intenderci, sono una ricca fonte di acido clorogenico: un importante composto naturale dalla spiccata attività antiossidante, ma non solo. Dal caffè verde crudo si ottiene, previa macinatura ed infusione, una bevanda totalmente diversa rispetto al caffè tostato. Il caffè verde crudo, che non ha subìto alcun processo di torrefazione, si distingue da quello classico per aspetto, aroma, sapore e caratteristiche nutrizionali; l’unica proprietà comune tra il caffè tostato e quello verde crudo è la presenza di caffeina anche se in concentrazioni nettamente diverse.
Il caffè verde crudo viene utilizzato analogamente a quello tostato; ovviamente, utilizzando i semi interi di coffea (arabica o robusta), si rende necessario polverizzarli con un mortaio ed utilizzarne il ricavato mediante infusione; questa, per essere efficace senza impoverire la bevanda, deve avvenire ad una temperatura di 80°C per un tempo sufficiente alla diffusione nutrizionale, di solito 5 / 7 minuti al massimo. Come dimostrato da numerosi studi, il citato acido clorogenico, interviene infatti nel metabolismo degli zuccheri: lo accelera, abbassa il picco glicemico e riduce il loro assorbimento. Ecco spiegato, seppur brevemente, perché l’estratto di Caffè verde può contribuire alla riduzione del peso. Sempre in associazione, va detto e ricordato, ad una dieta ipocalorica e ad una salutare attività fisica.
E le conferme ci sono: gli studiosi dell’Università di Scranton hanno sperimentato con successo l’impiego dell’estratto di Caffè verde in 16 adulti sovrappeso, tra i 22 e i 46 anni, riscontrando una significativa riduzione di peso corporeo, indice di massa corporea e percentuale di massa grassa. E come questa, molte altre ricerche ancora. Ricordiamo inoltre che, seppur in misura nettamente inferiore rispetto al comune caffè nero, il Caffè verde contiene anche un po’ di caffeina per sua natura. Se non si vuol stimolare il sistema nervoso si può scegliere un estratto con un basso tenore in caffeina ed un alto tenore di acido clorogenico. Questo valido rimedio naturale alla lotta ai chili di troppo può essere utilizzato non solo nelle persone in evidente sovrappeso, bensì anche da chi abbia l’esigenza di depurare l’organismo dagli zuccheri spesso assunti in dosi eccessive dal cibo. Ad esempio per chi fa una vita sedentaria, per chi mangia molti amidi, carboidrati e zuccheri in genere o per chi soffre di glicemia alta e diabete, il Caffè verde costituisce un valido aiuto come integrazione alimentare alla dieta variata. In commercio, per chi non gradisse la sua bevanda dal gusto vagamente erbaceo, è piossibile trovare formule dell’estratto secco titolato in acido clorogenico, il dosaggio consigliato è di norma un paio di capsule al dì, fatevi consigliare dal vostro erborista di fiducia.




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