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Le 8 Invenzioni del 2013 che ci Siamo Persi [Video]

Di Valeria Bonora - 30 Dicembre 2013

Scommetto che voi queste invenzioni nate quest’anno 2013 ve le siete perse. Non sono famose come la Play Station 4 della Sony o come l’iPhone 5S della Apple, ma sono di sicuro altrettanto geniali e degne di nota…. Grazie al sito Wired.it le possiamo ammirare qui di seguito.

Le scarpe viventi (non sono quelle di tuo figlio dopo una partita di pallone, quelle che cercano di fuggire da sole dai calzini puzzolenti!!!)



Queste scarpe vive provengono da un’idea della ricercatrice Shamees Aden la quale ha usato la biotecnologia per stampare in 3D delle protocellule, cioè delle molecole inorganiche che prendono vita se combinate tra loro. E così come una seconda pelle, queste scarpe potranno coprire il nostro piede come una seconda pelle… purtroppo per averle bisognerà attendere ancora una ventina d’anni!

La fotocamera che legge il pensiero (non è quella del mago Telma)



Si chiama Neurocam ed è stata sviluppata dalla Neurowear ed è una fotocamera che si attiva ogni volta che desideriamo scattare un’istantanea. Vengono scattate 5 foto tutte le volte che l’elettroencefalogramma integrato nella Neurocam rileva un nostro stato di eccitamento, proprio come quando vediamo qualcosa che desideriamo…

La ruota che elettrizza la bici (non fa l’effetto sedia elettrica, tranquilli!)



Avete la bici ma siete stanchi di pedalare? Ecco la soluzione, una ruota che si monta in cinque minuti su qualsiasi bici e offre un motorino per la pedalata assistita. Il suo nome è ancora da perfezionare secondo me, ma per ora è FlyKly Smart Wheel (una specie di scioglilingua dell’era digitale) la cosa carina è che si controlla tramite smartphone attraverso il Bluetooth, per fare cosa non lo so… ma si può fare. L’autonomia è di 80 chilometri a 40 chilometri orari.

Il telefono componibile (si compra all’IKEA?)




Ok questa invenzione non la capisco ma l’hanno fatta e ve la propongo il suo nome è Phoneblocks, ricorda i blocchetti della Lego tanto per intenderci, ed è stato inventato dall’oalndese Dave Hakkens. L’idea si basa su quella sostanziale che esisteva negli anni 90 per i computer, la possibilità di cambiare i singoli componenti, come la memoria, la scheda madre, la ram, la cpu…. insomma così possiamo modificare nel tempo il cellulare adattandolo alle necessità delle tecnologie sempre più avanzate, senza dover cambiare tutto il dispositivo… SE LO DITE VOI…

La doccia che non spreca acqua (Ottima idea soprattutto per coloro che non si lavano nel nome del risparmio, ora non avranno scuse!)



Quanta acqua si spreca facendo la doccia? Allora riutilizziamola! ed è quello che ha pensato di fare una ditta svedese appoggiata dalla NASA, una doccia, The OrbSys shower, che purifica l’acqua utilizzata e la rimanda alla doccia creando un ciclo continuo capace di far risparmiare fino all’80 per cento dell’energia e il 90 per cento d’acqua. Un po’ come la lavastoviglie dei bar che rimanda in circolo la stessa acqua per rilavare i bicchieri!

I funghi isolanti (Isolanti non allucinogeni! Non saltate subito alle conclusioni…)




Sono stati Eben Bayer e Gavin McIntyre ad inventare questa sorta di materiale isolante fatto di funghi per isolare la casa al posto dei vari pannelli in plastica o in materiale espanso. Un’idea niente male per risparmiare sulle bollette del riscaldamento!

La penna che stampa in 3D (questa io l’avevo vista è… la voglio!!!)




Questa è una delle 25 migliori invenzioni del 2013. Si chiama 3Doodler e non è altro che una stampante 3D delle dimensioni di una penna. Questa grossa penna invece di rilasciare inchiostro, rilascia filamenti plastici e permette di disegnare ciò che si vuole in 3D, ci ho provato con la pistola di colla a caldo… lo ammetto, ma non ho ottenuto proprio lo stesso risultato!! Quest’invenzione è spaziale!!!

La pizza in 3D (e stenderei un velo pietoso sull’utilità di questa invenzione)



Ecco che la NASA mette lo zampino anche nella cucina Italiana… Ma non può farcela, la pizza si impasta non si stampa, cosa ne dite? Pensate che ha finanziato un progetto per una stampante tridimensionale di tipo alimentare. Una normalissima stampante in 3d ma al posto degli estrusi in plastica, dagli ugelli escono la pasta, il pomodoro e la mozzarella… in 20 minuti vi fa la pizza… Ma ne vogliamo parlare??? Meglio lasciare questa invenzione nel dimenticatoio dell’anno.
E voi ne avete intercettate altre durante l’anno? Avete voglia di condividerle con noi?
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