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Bristelcone Pine: un signore di 4767 anni

Di Giordana - 28 Dicembre 2013


Gli alberi sono antichi più del tempo, ci precedevano e ci succederanno, custodiscono il pianeta ed esattamente come gli oceani permettono la vita, spesso non li conosciamo, non sappiamo i loro nomi, l’incredibile varietà e ricchezza che ricopre il pianeta, non siamo a conoscenza della loro età e li diamo troppo spesso per scontati.
Ci sono alberi di una longevità incredibile, che permangono sul pianeta da un tempo immemore ed è emozionante pensare a quante persone, storie, animali, esseri viventi piccoli e grandi sono passati sotto e sopra di loro, a quanti li hanno usati come riparo e come casa, a chi semplicemente li ha osservati e a chi ne ha fatto un luogo speciale a cui tornare.
I pinus longaeva sono una specie originaria delle zone d’alta quota del sud-ovest degli Stati Uniti che prende il nome proprio da questa caratteristica di estrema longevità che li distingue. Riporto le loro caratteristiche come da enciclopedia:
“È un albero di media grandezza, raggiunge tipicamente altezze comprese fra i 5 ed i 15 metri ed un diametro del tronco che può anche superare i 2,5-3,6 metri negli esemplari più anziani. La corteccia è di colore giallo-arancione particolarmente brillante, sottile e scagliosa alla base del tronco. Le foglie (aghi) sono raggruppate in gruppi di cinque, lunghe fra i 2,5 ed i 4 cm, con un colore che va dal verde scuro al verde-bluetto sulla faccia superiore; gli stomi sono confinati in una banda chiara sulla faccia inferiore. Gli aghi di questa specie mostrano una incredibile durevolezza, dimostrandosi come le strutture fogliari più longeve del regno vegetale: alcuni possono restare vitali anche per 45 anni” .

Alcuni esemplari di questa specie sono precedenti all’età bronzo, hanno visto l’evoluzione dell’essere umano e potrebbero testimoniare a favore o sfavore dell’ipotesi Darwiniana, uno dei più longevi è un Bristelcone Pine di 4767 anni (sono datati tramite un processo che si chiama carotaggio che permette la conta degli anelli di crescita annuali dell’albero, tecnica che così consente di arrivare ad una stima abbastanza precisa dell’età della pianta) che si trova appunto nel sud-ovest degli Stati Uniti; la posizione esatta non viene rivelata perché, purtroppo, è già accaduto che un altro di questi matusalemmi vegetali sia stato localizzato e tagliato, il che, a mio parere, ha dell’incredibile ed è un reato di una gravità immensa.
Questi alberi sono la testimonianza del valore etico dell’ambiente, del pianeta che ci circonda e che tendiamo a considerare come una risorsa da sfruttare a nostro piacimento, la loro longevità, il loro preesistere a noi è un fatto concreto e tangibile da cui non si può prescindere nel momento in cui si affronta una discussione etica sulla possibilità di considerare l’ecosistema e/o nello specifico, le foreste e gli alberi come degli organismi da sottoporre a tutela.





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