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Rifugi per animali: il modo più autentico per conoscere il mondo animale!

Di Redazione - 5 Ottobre 2023

Le associazioni animaliste sono ormai tantissime e, con l’aiuto di volontari e collaboratori, portano avanti indagini spesso lunghe e complesse con l’obiettivo di salvare e salvaguardare ogni specie animale dai maltrattamenti all’interno degli allevamenti o causati da “padroni” non molto affidabili.

“La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali” (Gandhi)

Di conseguenza è stato necessario nel tempo dare vita a rifugi gestiti da volontari dove gli animali vengono ospitati per un tempo indefinito dopo essere stati messi in salvo da una morte certa.

Maiali, galline, capre, mucche…, come fosse una fattoria, condividono una casa grande abbastanza per tutti e, finalmente, hanno la possibilità di sperimentarsi, conoscere quello che sanno e che possono fare, muoversi nello spazio esplorandolo, comportarsi come natura vuole ed essere, sotto ogni aspetto, esemplari liberi della propria specie.

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E mentre impariamo a conoscere, in una realtà come questa, come vivrebbero gli animali se solo potessero scegliere per se stessi, iniziamo anche a distruggere le false credenze a causa delle quali affermiamo con certezza che i maiali sono sporchi, gli asini servili, le pecore e le capre per niente intelligenti, i cavalli utili solo a trasportarci.

Sono tanti i rifugi che ospitano ben volentieri visitatori di tutte le età, comprese scolaresche per visite didattiche, nella speranza di lasciare a tutti quelli che passano da lì qualcosa che contribuisca a rompere gli schemi di una società specista, la nostra, un po’ troppo rigida, nella quale gli animali sono cibo e affari, mentre una vita è concessa, forse, soltanto alle persone.

Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta gli animali.
(Immanuel Kant)

maiali

Credit foto
© Pixabay

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Proprio in questi giorni uno di questi rifugi è divenuto tristemente famoso per un fatto avvenuto il 20 settembre scorso. L’Associazione Progetto Cuori Liberi, un piccolo rifugio che ospita circa 300 animali tra mucche, anatre, oche, galline, pecore, capre e tartarughe, situato in provincia di Pavia, a Sairano, frazione di Zinasco, fino al 20 settembre scorso ospitava anche 10 maiali. A causa del diffondersi della peste suina gli animali quel giorno sono stati uccisi. Tutti gli ospiti dei santuari per animali sono considerati dai volontari allo stesso modo di qualsiasi animali domestico e proprio per questo motivo ad ogni maiale è stato dato un nome e considerato un “amico”, un compagno, un essere vivente degno di continuare a vivere in modo rispettoso. Ecco perché i volontari hanno presidiato il rifugio per 13 giorni cercando di non far entrare i veterinari e provando a trovare soluzioni alternative all’abbattimento. L’uccisione è però avvenuta e per Crosta, 1 anno, Freedom e Pumba, 5 anni, Crusca, 2 anni, Dorothy, 16 anni, Bartolomeo, Ursula, Carolina, 6 anni, Mercoledì e Spino, 3 anni non c’è stato nulla da fare.

Sabato 7 ottobre vi sarà una manifestazione a Milano chiamata “Giù le mani dai santuari” per chiedere di valutare in modo diverso, durante le emergenze sanitarie, gli animali degli allevamenti intensivi da quelli che abitano i vari rifugi. Al tg3 è andato in onda un servizio condotto da Gianfelice Facchetti su ciò che è accaduto il 30 settembre al rifugio Cuori Liberi.

In un post del 17 marzo scorso l’associazione Cuori Liberi ha pubblicato sulla sua pagina FaceBook un’immagine bellissima di un maiale con questa frase:

In un santuario di animali liberi non c’è sfruttamento. Qui gli animali vivono per loro stessi,qui sono liberi di fare ciò che vogliono, qui nessuno è un numero ma tutti sono individui con un nome, qui loro vivono con noi e non per noi, qui c’è la gioia non la sofferenza. Visitare questi luoghi fa capire che anche loro sono esseri viventi e senzienti, sostenere questi luoghi vuol dire aiutare gli animali che ci vivono.

I santuari per gli animali: per rivalutare il nostro rapporto con gli animali

uomo che bacia un cavallo

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© Pixabay

E’ giunto ormai il momento di rivalutare il nostro rapporto con gli animali e considerarli non più come merce ma come compagni di vita, rispettandoli nella loro natura e curandoli come esseri viventi degni di poter avere un’esistenza rispettosa e amata. Anche perché rispettando gli animali e facendoli crescere nel benessere ne beneficiamo anche noi, la natura se rispettata e amata dona i suoi frutti anche e soprattutto all’uomo.

Fissa il tuo cane negli occhi e tenta ancora di affermare che gli animali non hanno un’anima.
(Victor Hugo)

Nei santuari sono benvenuti coloro che, disponendo di uno spazio proprio, pensano di poter portare con loro un animale per prendersene cura; o i bambini, perché nessuno meglio di loro recepisce messaggi di uguaglianza ed empatia con impressionante velocità; o chi, al contrario dei primi, non può più tenere con sé il proprio animale e ha bisogno della sicurezza che qualcun altro possa essere in grado di occuparsene.

Capita poi che possedere un animale, soprattutto un cane, può diventare un grande problema nel momento in cui si ha voglia di programmare vacanze e partenze perché sembra impossibile poter stare via da casa più di qualche giorno o trovare qualcuno disposto ad occuparsi del nostro piccolo o grande amico.
Proprio in questi casi, allora, potremmo ingegnarci un po’, cercare, per esempio, nei dintorni della nostra città un posto che sia un rifugio o una “casa vacanze” dove potrebbe essere possibile lasciare il nostro animale sicuri che esperti e amanti della natura se ne occuperanno. Sarebbe conveniente per i rifugi in questione sia economicamente sia per dar vita ad uno scambio e ad un’espansione di informazioni riguardo la vita in natura dei nostri animali considerati ormai o domestici o di produzione e non, semplicemente, esseri viventi.

Il simbolo della nostra stirpe non è il cacciatore che acceca gli uccelli, ma Garibaldi che nella notte tempestosa di Caprera, pieno di dolori fisici, lascia il duro giaciglio per cercare e per salvare una pecora belante e sperduta nel buio.
(Luigi Luzzatti)

Valle Vegan, IPPOASI, Vita da Cani, La Collina dei Conigli sono solo alcuni dei rifugi italiani, quelli più sfruttati da associazioni come che portano lì i sopravvissuti a violenze, macelli e allevamenti.

Ne esistono però tantissimi altri, grandi e piccoli, molti non conosciuti perché gestiti a livello familiare da chi ha deciso di intraprendere questo percorso semplicemente per amore del prossimo.
Ma sappiamo bene che internet è una fonte pienissima di notizie, andiamo allora alla scoperta di questi veri e propri paradisi per animali e, perché no, andiamo a trovarne alcuni, sosteniamoli economicamente, avremmo sicuramente tantissimo da imparare dagli animali che vi abitano e dalla loro vita in quasi libertà! Negli zoo, infatti, possiamo apprendere poco della vita dell’animale, soprattutto se è un animale che in natura vivrebbe lontano da noi.

Cerchiamo allora di pensare con la nostra mente e di seguire il nostro cuore, di scegliere cosa è giusto per noi e di lasciare fuori dalla nostra vita ciò che il mondo vorrebbe farci vivere ma non ci appartiene: è questa la vera ribellione, la vera rivoluzione, la vera evoluzione!

Amate gli animali: Dio ha donato loro i rudimenti del pensiero e una gioia imperturbata. Non siate voi a turbarla, non li maltrattate, non privateli della loro gioia, non contrastate il pensiero divino. Uomo, non ti vantare di superiorità nei confronti degli animali: essi sono senza peccato, mentre tu, con tutta la tua grandezza, insozzi la terra con la tua comparsa su di essa e lasci la tua orma putrida dietro di te; purtroppo questo è vero per quasi tutti noi.
(Fëdor Dostoevskij)

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