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Premarin: Un Farmaco da Non Usare

Di Valeria Bonora - 21 Ottobre 2013


Premarin o PMU (compresi Prempro, Premphase, Prempac e Premelle) è un farmaco composto da estrogeni coniugati ottenuti dalle urine di cavalle gravide – messo in commercio sotto molte forme (pillole, creme, iniezioni, cerotti, anelli vaginali), ed è usato per ridurre i sintomi della menopausa o per le donne che hanno subito un’isterectomia. E ‘anche prescritto per eliminare quasi del tutto il rischio di osteoporosi (l’infragilimento delle ossa) e di ridurre il rischio di malattie cardiache nelle donne oltre i 50.

Introdotto nel 1942, molto prima che venissero utilizzate alternative sintetiche, Premarin è stato uno dei primi farmaci disponibili quando è stata introdotta la terapia ormonale per la menopausa.

L’industria ha prosperato per decenni fino a quando le accuse di cavalle cateterizzate e tenute nello squallore e di puledri maltrattati non potevano più essere ignorate.

Il governo dell’Ontario è intervenuto e ha emesso normative legate alla concessione di licenze e revocando i permessi (PMU Farm Act, 1968-1969, regolamento n ° 217/70).

Dal 1986, HorseAid è stata la prima organizzazione per il benessere equino a fare uno studio approfondito “hands-on” (e in loco), sul funzionamento delle aziende agricole che sviluppano il PMU e dei rischi per la salute alle donne che assumono farmaci a base di PMU.

La HorseAid ha pubblicato i risultati di tale indagine con il titolo: “La pillola che uccide” e nel 1993, Animal People Magazine ha pubblicato un ampio articolo sugli abusi delle fattorie che producono PMU, enfatizzando anche i pericoli presunti per le donne che assumono questo ormone.
Nel 1982, la US Food and Drug Administration ha approvato l’uso di insulina ricavata da tecniche di ricombinazione del DNA (utilizzando colture di batteri) che, fino ad allora era basata unicamente sull’insulina derivata dal pancreas dei maiali. Così, come non si devono più usare i suini come fonte ormonale per gli umani, così non dobbiamo utilizzare ormoni derivati dai cavalli.

Premarin, era il farmaco più prescritto in America negli anni dal 1975 al 1999, ma ancora oggi è il quarto farmaco più prescritto sia negli Stati Uniti e in Canada, e detiene il 75% del mercato degli integratori di estrogeni in tutto il mondo, ed è l’esportazione farmaceutica più redditizia del Canada.

Ma vediamo cosa c’è dietro la produzione del PMU.

Per prima cosa le cavalle gravide sono tenute legate e al chiuso per almeno sei mesi l’anno.
Gli agricoltori lavorano per mantenere un volume di urina costante per soddisfare sia le esigenze di quote e sia il grado di urina.
Le giumente incinte di solito producono 90-100 litri di urina durante la stagione di raccolta. Su base giornaliera, la cavalla normalmente produce circa 0,5-0,6 litri al giorno, mentre una cavalla sotto produzione può arrivare fino a 0,75 litri al giorno.

Per produrre Premarin, alcune giumente sono dotate di un catetere o di “dispositivi di raccolta delle urine” (UCD) che però non sono molto igienici in quanto consentono l’ammollo la pelle della vulva nell’urina, a volte causando gravi infezioni e lesioni dolorose.

Di norma nel corso dei loro ultimi sei mesi di gravidanza vengono messe in “gabbie” lunghe appena 8 metri, con larghezza di 3,5 metri, con 5 metri di altezza.
Poco prima del parto sono fate uscire e partoriscono il puledro fuori dal paddock. Nella maggior parte dei casi le cavalle sono coperte naturalmente perchè l’inseminazione risulta troppo costosa. Rimangono incinte entro sei mesi, e se così non fosse vengono messe all’asta o vendute ai macelli.
I puledri rimossi dalle cavalle a volte sono ingrassati in recinti e poi venduti per la macellazione. Quelli non inviati a recinti vanno direttamente alle aste di carne, o vengono venduti ad agenti di rivendita. Un piccolo numero sono venduti per operazioni di soccorso per lo più ad organizzazioni di salvataggio degli Stati Uniti.
Insomma la sostanza è che queste cavalle sono rinchiuse per sei mesi in una piccola stalla dove possono fare pochi passi avanti e indietro, difficilmente riescono a sdraiarsi e sono sfruttate a dovere. I puledri sono destinati alla morte sopratutto quelli che sono derivati da incroci e non saranno quindi mai dei purosangue.

La soluzione è solo una, ci sono circa 9 milioni di donne che assumono ancora una qualche forma di Premarin. Educare quei 9 milioni di donne (e i loro medici) su come Premarin viene effettivamente prodotto, e quali sono i rischi per la salute collegati all’uso di ormoni animali, e di farle utilizzare uno dei tanti farmaci sintetici o organici non PMU ora disponibili sul mercato come sostituto.

Se volete approfondire potete farlo su premarin.org





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