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Educazione

I periodi sensitivi dei bambini sono i fari che illuminano il loro cammino

Di Manuela Griso - 31 Agosto 2015

I periodi sensitivi: faro che illumina il cammino

“I periodi sensitivi si riferiscono a fatti psichici e sono luci e vibrazioni spirituali, che preparano la coscienza: esse sono le energie che partono dal non esistente, per dare l’esistenza agli elementi fondamentali, con cui si devono attuare le costruzioni future del mondo psichico” M. Montessori ne “Il segreto dell’infanzia”

I periodi sensitivi sono dunque una guida inconscia e selettiva che porta il bambino verso ciò che sarà il suo nutrimento psichico che andrà a formare un organo psichico: mano, movimento grosso, apparato fonatorio ( gola, corde vocali, diaframma, polmoni, cassa toracica…).

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Dovete immaginare un bambino che scende e sale le scale continuamente senza trasportare nulla. A noi sembrerà un esercizio inutile e stancante, in realtà egli sta esercitando il suo periodo sensitivo del movimento. E andrà avanti instancabile fino a che non avrà saziato la sua sete di movimento. Infilare e sfilare perle da un cordino decine e decine di volte o travasare costantemente la stessa farina da un contenitore all’altro potrà apparire come un lavoro noioso e incompiuto, in realtà per il bambino è motivo di concentrazione e grande esercizio dell’organo psichico per eccellenza: la mano.

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Immaginate di avere un pensiero fisso: un hobby che vi appassiona, un qualcosa che assolutamente dovete fare: ecco! Sentirete la stessa spinta irresistibile che avviene nel bambino quando si apre un periodo sensitivo. Un faro che illumina soltanto quella data attività che serve per lo sviluppo di quell’organo psichico e che pone in ombra tutto il resto. E così, insaziabile, il bambino comincerà quella data attività finché la sua fame spirituale non sarà saziata.

Sono periodi importantissimi poiché permettono la facile acquisizione di una capacità senza sforzo alcuno, mentre se interrotti si spengono e lo faranno per sempre. Non ci sarà più occasione di recuperarli.
Il bambino acquisirà comunque quelle capacità ma non senza uno sforzo di volontà. Sono un regalo della natura che se accolto e compreso portano ad uno sviluppo armonioso e sereno.
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“Per costruire il futuro è necessario vigilare sul presente. Quanto più verranno curati i bisogni di un periodo, tanto maggior successo avrà il periodo successivo” M.Montessori ne “La mente del bambino”

“Un tempo per ogni cosa e ogni cosa a suo tempo” dice Elena Balsamo nel suo libro “Libertà è amore” ed è proprio questo che vale per i periodi sensitivi.

Vediamo ora quali sono i periodi sensitivi comuni a tutti i bambini, ma non necessariamente alla stessa età quindi vale sempre il principio dell’osservazione e dell’ascolto del bambino.

ATTACCAMENTO: le ore dopo il parto possono essere ore decisive per questo periodo. Se vengono rispettati i tempi di mamma e bambino e non vengono separati immediatamente può essere un dono per il legame tra mamma e bambino; legame dal quale avranno origine tutti i rapporti Interpersonali futuri del bambino.

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MOVIMENTO: inizia già nel ventre materno quando il bambino si sposta verso le pareti uterine per cercare il contatto con la madre. Il movimento è il mezzo per scoprire il mondo quindi il bambino viene spinto a muoversi per potersi incarnare con l’ambiente.

LINGUAGGIO: il periodo sensitivo si chiude quando vi è l’acquisizione della lettura della lingua. Un’altra lingua si può acquisire come la lingua madre fino ai 6 anni di età (compresa la prosodia) e fino ai 12 ma “soltanto” dal punto di vista morfosintattico, senza la prosodia (canto della lingua).

ORDINE: che corrisponde sia ad un ordine interno che esterno. È un periodo servitore. Con ordine interno si intende l’interesse volto a rispondere a queste domande: come sono io (seduto, in piedi ecc…) e com’è l’ambiente rispetto a me. Con ordine esterno si intende la capacità di comprendere le relazioni spaziali tra gli oggetti (dov’è la scrivania rispetto alla finestra..ecc) che insieme alla sensitività al movimento è fondamentale per il senso dell’orientamento. A volte quando si cambia l’ordine di una stanza assistiamo ad uno sfogo emotivo davvero importante da parte del bambino. Questo perché egli ha bisogno di ritrovare ogni cosa al suo posto, dove l’aveva lasciata, perché questo gli dona sicurezza. Anche quando parliamo seguiamo un ordine ad esempio la lingua italiana è una lingua svo (soggetto verbo oggetto).

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OSSERVAZIONE: dai 15/18 mesi circa comincia l’attenzione per i particolari minuti e per i manufatti umani. Questo periodo fa comprendere ai bambini che esiste un infinitamente piccolo che possono vedere e uno che non possono vedere ma che esiste ugualmente.

L’AMORE PER L’AMBIENTE E PER L’ADULTO (AMBIENTE PSICHICO): il bambino ha sete di fusionalità, di essere un tutt’uno con l’ambiente, non solo per fame di conoscenza ma per vero e proprio amore.

LETTERE E NUMERI: tra i 4 e i 6 anni in genere si apre il periodo sensitivo. Inizia l’interesse già verso il terzo anno sul concetto di quantità e sequenzialità. Poi comincerà l’interesse verso i primi calcoli e la scrittura.

MUSICA: parte già dalla gravidanza. Il primo strumento di cui siamo dotati è la voce. A seguire ci sono le percussioni, molto amate perché ricordano il battito cardiaco e perché si possono fare con le mani e dunque utilizzando il proprio corpo.

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CORTESIA E BUONE MANIERE: è una fase più passiva che attiva. Il bambino è attento a come viene trattato e a come le persone si trattano tra di loro.

CULTURA: dai 6 ai 12 anni circa inizia l’interesse teso a comprendere e sviscerare qualsiasi argomento.

VITA SOCIALE: nell’adolescenza l’interesse per gli altri diventa punto cruciale. Tutti questi periodi lavorano nell’inconscio e tentano di fare azioni volte alla conquista di questa sensitività. E proprio come un seme che sembra sbocciare da un giorno all’altro così avverranno la manifestazioni del bambino. Ecco che starà in posizione eretta, dirà la sua prima parola,comincerà a contare.

Se il periodo sensitivo trova invece un ostacolo (che in genere è l’adulto) verrà perso per sempre e non si potrà recuperare. Solo lo sforzo di volontà potrà far acquisire la capacità non appresa durante il periodo sensitivo. Importante sarebbe dunque riconoscere il periodo che sta vivendo il nostro bambino e cercare di non ostacolarlo. Compito arduo come sempre che viene riservato ai genitori. La risposta è sempre solo una: la fiducia nel bambino e l’osservazione silenziosa.

Vivere Montessori vi augura buona scoperta dei periodi sensitivi e la capacità di riconoscerli!!!

Manuela Griso Educatrice





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